Prima il sopralluogo dei carabinieri di Orta di Atella. Poi l’ordinanza di sospensione del comune. Tutto in 24 ore. Per mancanza di autorizzazione. Molto probabilmente cala il sipario sull’edizione 2024 del Soccer Street Carioca – Città di Frattaminore. Come anticipato ieri da Italia Notizie la manifestazione sportiva ha subito un brusco stop in seguito all’intervento dei militari dell’Arma. Giovedì scorso le forze dell’ordine si sono recate presso l’area che ospitava le strutture per lo svolgimento del torneo di calcetto, allestite nell’area parcheggio della palestra Imperial, alle spalle del Centro Fabulae. Qui sono stati realizzati il campo da gioco recitato, gli spalti e l’area food. Ma, come si legge nell’ordinanza di sospensione firmata da Vito Buonomo, responsabile del settore Politiche per il territorio, le opere sono state costruite autorizzazione. Agli atti dell’ente risulta solo la richiesta presentata il 28 maggio da Vincenzo Iavarone, in qualità di presidente dell’associazione Street Carioca. “Tale richiesta – precisa il funzionario comunale – è stata acquisita al solo protocollo generale del Comune di Orta di Atella malgrado, dal 2022, sia stato istituito il portale “Impresainungiorno”. Nel provvedimento Buonomo richiama inoltre l’articolo 68 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, rimarcando che per questo tipo di manifestazione è necessaria la licenza del questore oppure, “per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività, presentata allo sportello unico per le attività produttive o ufficio analogo”. I promotori del torneo non hanno ottenuto né la licenza del questore, né hanno presentato la Scia. Da qui l’immediata sospensione del Soccer Street Carioca – Città di Frattaminore, “perché – scrive Buonomo – nulla risulta al portale “Impresainungiorno” e che la sola richiesta (peraltro carente nella documentazione) non autorizza tacitamente l’avvio delle attività”. I promotori del torneo non possono fare altro che presentare ricorso al Tar o in alternativa al presidente della Repubblica contro l’ordinanza. Di fatto un game over. Il torneo, iniziato il 15 giugno, si sarebbe dovuto concludere il 15 luglio. La sospensione dell’evento, già annunciata nella giornata del blitz dei carabinieri da Giulio Mascolo, responsabile dei Lavori pubblici, aveva scatenato la veemente reazione di Giuseppe Massaro. Il presidente dell’assise, accompagnato dal fido Salvatore Del Prete “Magò”, si è immediatamente recato al comune assieme a Raffaele Pezzella, consigliere comunale di Frattaminore e “anima” della manifestazione. Incurante della presenza di molti cittadini, Massaro ha “rimproverato” Mascolo a voce alta e con toni molto accesi accusandolo, in buona sostanza, di volergli mettere i bastoni tra le ruote. Massaro e Pezzella sono molto amici. Dopo il “no” (come mai?) del comune di Frattaminore allo svolgimento del torneo nella città a Nord di Napoli, il timoniere del civico consesso atellano si era prodigato per spostare la location a Orta. Per evitare che il collega Mascolo finisse di nuovo nel mirino di Massaro il funzionario che ha adottato l’ordinanza di sospensione ha sottolineato che “il responsabile del procedimento è il geom. Vito Buonomo che riceve il giovedì dalle 15.30 alle 18.00”. Un modo per tutelare Mascolo e per assumersi la responsabilità di un atto “sgradito” a Massaro. Quest’ultimo, sempre nella giornata di giovedì, si era lamentato anche con il sindaco Antonino Santillo, che però ha preso la difesa degli uffici comunali e lo ha invitato a comportarsi in modo corretto con i dipendenti. Questi sono i fatti.

ATTENZIONE A FAR PASSARE MESSAGGI SBAGLIATI E PERICOLOSI

Facciamo qualche doverosa considerazione. Che il torneo fosse un’attrazione per molti cittadini di Orta di Atella, soprattutto i più giovani, non vi è dubbio. Che si trattasse di un’iniziativa, al netto degli inadempimenti amministrativi, organizzata in modo professionale non si discute. Basta andare sul profilo Fb del consigliere Pezzella per apprezzare il livello della manifestazione. Ma, lo diciamo anche alla luce dei numerosi commenti social al nostro articolo di ieri, il tema è un altro: è giusto pretendere che un evento non autorizzato si svolga lo stesso? E ancora: perché i promotori, prima dare il via all’iniziativa, non si sono accertati che le carte fossero in regola? Rispondendo, come ha fatto qualcuno su Fb, che a Orta di Atella ci sono tante irregolarità si corre il serio rischio di mandare un messaggio completamente sbagliato proprio ai giovani: “Quella cosa lì è illegale allora comportiamoci anche noi in modo illegale”. Oppure: “È una bellissima iniziativa, per cui va svolta anche se priva di autorizzazione”. Nessuna illegalità è “tollerabile”, questo è il punto. Per non tacere che, basta guardare le immagini sui social, un evento a cui partecipano centinaia di persone deve svolgersi con tutti i prismi, a partire dagli aspetti burocratici, perché servono i controlli e perché bisogna accertare, prima che inizi, che tutto sia in regola nell’interesse dei partecipanti e degli stessi organizzatori. È in gioco l’incolumità dei cittadini. Non si può essere demagoghi o approssimativi.

IL DECALOGO DEL PRESIDENTE DELL’ASSISE

Arriviamo all’ultima “uscita” di Giuseppe Massaro. In ordine sparso. Uno: il presidente del consiglio ha un ruolo super partes, lo sancisce la legge. Due: il presidente del consiglio non può “sbraitare” un giorno sì e l’altro pure nella casa comunale contro tutto e tutti. Tre: il presidente del consiglio non può pretendere che una manifestazione non autorizzata si svolga lo stesso, è contra legem. Quattro: il presidente del consiglio non deve perorare le cause perse (e a che titolo?). Cinque: il presidente del consiglio deve salvaguardare l’immagine delle istituzioni. Sei: il presidente del consiglio non può e non deve svolgere ruoli operativi-gestionali. Sette: il presidente del consiglio deve consentire ai dipendenti di lavorare in autonomia e senza pressioni. Otto: il presidente del consiglio non può trattare il primo cittadino come “pezza da piedi”. Nove: il presidente del consiglio non può considerare la tutela dell’incolumità della popolazione come un optional. Dieci: il presidente del consiglio non può accompagnarsi giorno e notte a Salvatore Del Prete “Magò” (privacy dei cittadini, studio tecnico, ecc… ecc…). Ecco tutto. Fratelli, parenti, amici e amici degli amici si mettano l’anima in pace. Funziona così. Dura lex, sed lex. Per tutti. Anche per i presidenti del consiglio. Orta sul Serio.

Mario De Michele

L’ORDINANZA DI SOSPENSIONE

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