Via libera al Piano urbanistico comunale. Il lasciapassare è arrivato in assise con l’unanimità dei presenti. Unica assente per motivi di lavoro Anna Cirillo della lista Coraggio. Il Puc è stato frazionato per evitare eventuali conflitti di interesse dei consiglieri. Poi la votazione finale con il definitivo disco verde. Orta di Atella volta pagina? Per nulla. Resta la gigantesca matassa degli abusi edilizi. Vengono colpiti i proprietari di terreni che non hanno speculato negli anni del cemento. Qualcuno tra il pubblico lo ha fatto notare alzando la voce. Anche l’assessore all’Urbanistica Tonino Russo non ha esultato: “Quando si adottano provvedimenti importanti ci sono oneri e onori, in questo caso ci sono solo oneri”, ha detto in estrema sintesi l’esponente della giunta Santillo. Insomma tutti scontenti. E allora perché tutti favorevoli? Semplice: la maggioranza ha deciso di fare proprio il Puc adottato in giunta dalla commissione straordinaria. Quel Puc prevedeva l’azzeramento degli indici di fabbricabilità. Risultato? Chi avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. I mattoni abusivi restano tali, nessuno spazio per altri mattoni. Zero a zero e palla al centro. “È un punto di partenza”, ha osservato l’assessore Russo. Che ha aggiunto: “C’è l’auspicio che sia finito il periodo dei tribunali e delle dispute giudiziarie. Il lato positivo è aver messo un punto fermo”. I lati negativi? Praticamente tutti. Ma non si può imputare nulla all’amministrazione in carica. La maggioranza si è ritrovata tra le mani il Puc varato dai commissari. E ovviamente ha chinato il capo dicendo “obbedisco”. Non poteva fare diversamente. Da quasi un decennio il Puc è materia ad alta tensione. Sequestri, annullamenti e una lunga scia di polemiche. Santillo e company hanno preferito non toccare i fili per non rimanere fulminati. Posizione pienamente condivisa anche dalle forze politiche. “Non ci piace, ma va votato”, il mantra della maggioranza. E così è stato. Ed è per questo che già si parla di variante. Nessuno lo dice apertamente. Ma tutti lo pensano. Ci saranno ritocchini o stravolgimenti? Chissà. Una cosa è certa: il Puc approvato nel 2014 dall’amministrazione Brancaccio dava uno spiraglio alla risoluzione di una parte dei problemi urbanistici di Orta di Atella. Quello varato oggi dal consiglio comunale è peggiorativo. Per tutti.