L’antipasto è stato servito, senza guanti bianchi, da Nicola Russo durante l’ultima assise del 25 giugno. Il capogruppo consiliare di Coraggio ha letto un documento con due punti inequivocabili: “Semplificazione del quadro politico-istituzionale e stabilità permanente del sindaco e della giunta”. Le altre pietanze arriveranno a tavola quando l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato tornerà al vaglio del civico consesso. Se tutto andrà per il verso giusto l’approdo consiliare è previsto per metà luglio. Anche in quell’occasione Coraggio non farà ricorso al bon ton. Non è più il tempo delle buone maniere. Per la “semplificazione” sarà usata la ghigliottina. Rotoleranno alcune teste. E si formerà un nuovo assetto nell’amministrazione con una maggioranza e un’opposizione. In assise Nicola Russo è stato categorico: “C’è un pezzo di maggioranza deviato, che continua ad essere una sorta di “cavallo di troia”. Per favorire la “stabilità” Coraggio muterà pelle e nome. Si lavora a una fusione con almeno altri tre consiglieri. Forse cinque. Un gruppone di 6-8 componenti. Sul piano consiliare il capo-gruppone sarà lo stesso Russo. A livello politico si punterà su un personaggio con il physique du rôle. Un doppio binario perché il progetto non guarda soltanto al presente. È proiettato anche verso il futuro. Chiarire il quadro istituzionale oggi e gettare le basi per un’alleanza politica di lunga portata, insomma.

Antonino Santillo

SANTILLO BLINDATO, NUOVA GIUNTA, INDACO CERCA SPAZIO

Tutto ruota attorno a un nome: Antonino Santillo. Che non si tocca. È lui il sindaco. E continuerà ad esserlo per i prossimi quattro anni. Blindati anche gli assessori? Se cambia l’assetto cambierà anche l’esecutivo. A rischio tre nomi su cinque. Una mini rivoluzione per poi andare avanti senza ulteriori scossoni. Il primo ad avvertire aria di cambiamento è stato quel furbacchione di Eduardo Indaco. Finora l’ex presidente del consiglio, già assessore, è rimasto fuori dai giochi. Ora scalpita per ottenere un ruolo nel Santillo-bis. Giovedì scorso ha inviato in avanscoperta una consigliera di riferimento per porre la prima pietra a un accordo con il primo cittadino. “Noi siamo con te, ma ci spetta un assessorato”, questo il succo della richiesta. Indaco, uno dei pochi politicamente scaltro, è consapevole che la proposta è debole se avallata da un solo consigliere. Da tempo cerca di allargare il campo ad altri due membri dell’assise. Vorrebbe porsi a capo di un tris di consiglieri, tutte donne, tutte con un piede in maggioranza e l’altro all’opposizione. Ma se una di loro è più o meno allineata, le altre due sono autonome o fanno riferimento ad altri. Non sarà facile per Indaco fare da trait d’union. Ma tentar non nuoce. E quindi ha lanciato l’amo a Santillo.

Pasquale Pellino

CORAGGIO REPLICA AL PD E METTE NEL MIRINO I DOPPIOGIOCHISTI

Torniamo al documento letto da Nicola Russo durante l’ultimo civico consesso. Il capogruppo di Coraggio ha replicato con determinazione all’attacco lanciato dal Pd contro l’amministrazione comunale, in particolare contro l’assessore “coraggioso” Pasquale Pellino. “Permettetemi di fare alcune considerazioni di natura squisitamente politiche, visto la continua “confusione” del quadro politico istituzionale e visto alcuni proclami social e non degli ultimi periodi. Intanto al sindaco, agli assessori va la nostra sempre più convinta fiducia, il nostro determinato sostegno per gli attacchi strumentali da parte del Pd attraverso un manifesto pubblico pieno di veleno e fesserie. Un Pd che non ha rappresentante consiliari perché non è stato capace di “rattoppare” un minimo di lista alle scorse elezioni amministrative. Sia ben chiaro, se tutti ricordate, – ha sottolineato Russo – sono stato il primo ed unico fin ora a riconoscere allo stesso Pd un atteggiamento costruttivo, alcuni mesi fa, i loro componenti hanno la piena legittimità a fare qualsiasi tipo di iniziativa politica e critica, ma quando si inizia a scendere nel ridicolo con accuse “strumentali” a singoli assessori che ci mettono il massimo dell’impegno, come l’assessore Pellino, uno degli uomini di punta del nostro gruppo politico, noi che stupidi non siamo, capiamo bene dove si vuole andare a parare”. Poi il riferimento ai doppiogiochisti della maggioranza. “Io sono convinto, anzi siamo convinti che un manifesto “chirurgico” sulla giunta, sia stato come minimo avallato da qualche “pezzo di maggioranza deviato”, che continua ad essere una sorta di “cavallo di troia” all’interno di questa maggioranza per arrivare allo scioglimento del consiglio con possibile ritorno “a casa di Lassie”. Siamo stufi – ha tuonato Russo – di queste ambiguità, fughe in avanti, rivendicazioni esclusive, di meriti su questo o quel lavoro avviato, da avviare o fatto, su questo o quel finanziamento. Le individualità non portano da nessuna parte, Orta ha bisogno di collettività, di una compagine che lavora unita e che non è permanentemente in campagna elettorale, Orta ha bisogno solo di risposte e non di rivendicazioni politiche. Caro sindaco, per uscire dall’ambiguità e unire chi si ritiene parte della maggioranza noi di Coraggio proponiamo un documento pubblico di risposta al Pd firmato da chi in maniera trasparente e non subdola sostiene questo governo cittadino. Sia chiaro, questo atto, insieme al voto che ci sarà in consiglio comunale sul bilancio, rappresenta lo spartiacque per una verifica della tenuta della maggioranza post-elezioni. Noi trarremo, come primo gruppo consiliare per ora presente in consiglio, le dovute conseguenze”.

SCATOLE DI MAALOX PER CHI REMA CONTRO E FASE 2

Infine Nicola Russo tratteggia il nuovo corso della maggioranza in seguito alla “fusione con altre sensibilità istituzionali ed altri gruppi”. “Invitiamo chi ci accusava, nei bar, nelle pizzerie con tanto di vino, di essere “gli elementi di instabilità” o “cercatori di rotture”, – rimarca il capogruppo di Coraggio – a rifornirsi di Maalox in quanto annunciamo in questa sede che stiamo lavorando per superare una fase di transizione post-elezioni creando con altre sensibilità istituzionali ed altri gruppi, una sorta di “fusione” basata su ragionamenti politici e contenuti programmatici. I primi obiettivi da seguire saranno: semplificazione del quadro politico istituzionale e stabilità permanente al sindaco e alla giunta”. Come detto in apertura di articolo, è in arrivo una scossa tellurica che scaraventerà all’opposizione una fetta dell’attuale maggioranza. Un terremoto politico che, dopo gli sbalzi di assestamento, dovrebbe condurre la barca di Santillo e della sua nuova squadra di governo in acque tranquille garantendo un lungo periodo di stabilità politico-amministrativa. Questo lo scenario. Vedremo se prenderà forma. Una nostra previsione? Scommettiamo di sì.

Mario De Michele

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