Antonino Santillo

Un mese fa, il 29 febbraio, ha sottoscritto un documento durissimo contro Antonino Santillo dopo la decisione del primo cittadino di cacciare nei banchi della minoranza quattro consiglieri comunali: “Crisi isterica di un sindaco incapace” (link in basso). Ieri, 2 aprile, a sorpresa e in netta controtendenza, ha sottolineato in rosso che non è all’opposizione: “Non l’ho ancora deciso”. Tiziana Dirasco ha preso in contropiede un po’ tutti. Per smentire un articolo pubblicato su un quotidiano casertano ha scritto nella chat dei membri dell’assise: “Non mi ritengo consigliera comunale di opposizione in quanto non l’ho ancora deciso… quindi quando dovete far uscire articoli a nome di altre persone dite la verità”. Nel pezzo “incriminato” si evidenziava la richiesta di trasparenza della Dirasco sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sonoramente bocciato dal Ministero dell’Interno che ha inviato al Comune ben 43 pagine di prescrizioni. Dopo l’accoglimento delle indicazioni del Viminale lo strumento contabile tornerà al vaglio del civico consesso e in seguito all’eventuale nuova approvazione dell’assemblea consiliare sarà rispedito a Roma nella speranza di incassare il via libera. Al netto dell’argomento amministrativo ciò che sorprende della presa di posizione della Dirasco è la precisazione politica di non far parte dell’opposizione. Il documento del 29 febbraio, firmato anche da Giovanna Migliore e Imma Liguori, è un fuoco di fila contro il sindaco Santillo, accusato di tutto e di più. Ricordiamo qualche passaggio in ordine sparso. La fascia tricolore fu stroncato perché agiva come Caligola (si ricorderà il cavallo nominato senatore), fu additato di essere “telecomandato” (dal cugino Gianfranco Piccirillo), fu criticato per aver minacciato le dimissioni se non fosse stata votata l’adesione del Comune alla Centrale unica di committenza di Nola (“ci siamo sempre chiesti il perché e continuiamo a chiedercelo”) e fu attaccato aspramente per il fallimento amministrativo della coalizione (dalle opere pubbliche al bilancio alla pianta organica). Dirasco, Migliore e Liguori infine dichiararono guerra a Santillo: “D’ora in poi saremo voce di qualsiasi cittadino, o di associazioni e movimenti, che intendano proporre temi in consiglio comunale, costruire una valida alternativa credibile al fallimento politico/amministrativo del quasi sindaco”. Una caterva di critiche e l’annuncio di un percorso alternativo all’attuale squadra di governo. Ecco perché il messaggio WhatsApp di ieri della Dirasco ha lasciato tutti a bocca aperta: “In un mese cosa è cambiato? Dopo un documento così sprezzante come si può stare in maggioranza? Dopo aver “distrutto” Santillo sia sul piano politico che amministrativo si può mai pensare che il sindaco faccia finta di nulla?”, sono alcune delle domande circolate negli ambienti consiliari e politici dopo la precisazione in rosso di Tiziana Dirasco. Sarà pure che lei “non ha ancora deciso di passare all’opposizione”, ma proprio per questo non avrebbe dovuto firmare un documento al veleno contro il sindaco. Non si può dire tutto e il contrario di tutto. Si viola il principio di non-contraddizione. E se c’è di mezzo Aristotele c’è poco da discutere. È questione di logica.

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