Che interi quartieri siano al buio ormai da mesi lo abbiamo segnalato più volte. Oggi cerchiamo di capire perché l’amministrazione comunale non ha ancora risolto i gravi disservizi provocati dal cattivo funzionamento della pubblica illuminazione. Prendiamo spunto da un post pubblicato sulla pagina Fb di Città Visibile. Il collettivo attacca frontalmente il sindaco Antonio Santillo e la squadra di governo. “La situazione della nostra pubblica illuminazione – recita un passo del commento – è drammatica, ormai insostenibile. Nonostante il servizio sia gestito da Enel X tramite la gara Consip “Servizio Luce 3”, continuiamo a vivere intere settimane, a volte mesi, senza illuminazione in ampie zone del paese. Il contratto con Enel X prevede, tra le altre cose, la gestione integrale degli impianti di illuminazione pubblica, gestione che, ovviamente, include tanto la manutenzione ordinaria quanto quella straordinaria. E invece non viene effettuata alcuna manutenzione, né ordinaria né straordinaria, nemmeno di facciata”. È proprio così? Sui gravi disagi c’è poco da discutere. Sulla vastità del problema pure. La zona che va dalle spalle del Dreamy Cafe’ alla scuola elementare di Casapozzano non è illuminata. Un disservizio che colpisce circa 500 famiglie. Numeri da capogiro. Città Visibile rimarca che “il contratto con Enel X include tanto la manutenzione ordinaria quanto quella straordinaria”. È vero? A detta degli amministratori in carica le cose stanno diversamente.

Enzo Tosti e Vincenzo Gaudino

Nel contratto con la società energetica, sottoscritto dall’allora maggioranza targata Guadino-Tosti, non sarebbero previsti interventi straordinari. Per includere anche la manutenzione straordinaria la passata amministrazione comunale avrebbe dovuto stipulare un contratto di sette anni, invece di cinque. Ecco perché oggi Santillo e company si trovano tra le mani un problema di difficile soluzione. Non è vero che il sindaco di fronte ai gravi disservizi starebbe con le braccia conserte. Ha avuto diversi incontri con i vertici di Enel X ma la società elettrica, contratto in bella vista, ha fatto presente che i lavori straordinari sono a carico del comune. Non a caso la società ha presentato un preventivo di circa 150mila euro per intervenire in modo strutturale e risolvere il problema. Una cifra che le casse comunali non posso sostenere. Per questo si continua ad andare a tentoni. Senza una messa a punto complessiva degli impianti pubblici in questione Enel X sta cercando di capire se il guasto dipende dai lavori per la Fibra, da quelli effettuati dall’Acquedotti o da altri interventi. Finora nessun tentativo è andato a buon fine perché si tratta di passare al setaccio un’area molto vasta. Sia chiaro, ripristinare la pubblica illuminazione in tutta la città spetta agli amministratori in carica, ma se fosse confermato che il contratto stipulato con Enel X dalla gestione precedente non prevede interventi straordinari gli ultimi a poter puntare l’indice e a ergersi a censori sarebbero proprio quelli di Città Visibile. All’epoca il vicesindaco era Enzo Tosti, leader del collettivo. Perché è stato sottoscritto un contratto senza includere la manutenzione straordinaria? Non sarebbe stato più logico stipulare un contratto più lungo di due anni (7 invece di 5) sobbarcando alla società elettrica anche interventi strutturali? Se le cose stanno così i componenti di Città Visibile dovrebbero avere quanto meno la decenza di non proferire parola. Per dirla con Oscar Wilde: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.

Mario De Michele

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