
E serre siano. Nel tentativo di recuperare i consiglieri “ribelli” passa in giunta l’aumento dal 30% al 60% dell’utilizzo dei terreni agricoli per la serricoltura (link in basso). In realtà il provvedimento approvato dall’esecutivo e curato dall’assessore Luigi Macchia, uomo di Giuseppe Massaro, non è ancora valido ed efficace. È subordinato agli adempimenti burocratici che dovrà perfezionare Vito Buonomo, responsabile del settore Politiche del Territorio. Una procedura anomala, a dimostrazione del fatto che si tratta di una delibera di apertura verso i consiglieri interessati alla proliferazione delle serre. Come ampiamente anticipato da Italia Notizie, in ballo c’è un finanziamento regionale milionario. Già da mesi il progetto giace sulle scrivanie degli uffici preposti. A quanto pare il principale beneficiario sarebbe l’agronomo Francesco Rainone, notissimo proprietario terriero di Orta di Atella. La “serrificazione” dei suoli agricoli consente un maggiore “sfruttamento” dei terreni e affari d’oro per i latifondisti. Cambia poco invece per i piccoli coltivatori diretti.
Torniamo all’anomalia della delibera. È vero che l’atto contiene già il parere favorevole di Buonomo, ma non si comprende perché il provvedimento non sia stato approvato dopo il “positivo riscontro degli incombenti/adempimenti”. Da cosa dipende la corsa tra le serre? Al netto della scadenza dei termini, peraltro già nota da tempo, per ottenere il mega finanziamento regionale, balza agli occhi la natura politica della delibera. È un chiaro segnale all’esterno e all’interno. Santillo e Massaro stanno tentando in ogni modo di recuperare qualche pezzo, alla luce dei numeri striminziti della maggioranza, costretta a licenziare il bilancio di previsione con appena 9 voti a favore su 16.

Le assenze di Gennaro Colella, poi passato all’opposizione, e del duo Francesco Lettieri-Antonio Chianese, prossimi all’approdo in minoranza, stanno facendo tremare i polsi del sindaco e del presidente dell’assise, soprattutto in vista dell’arrivo in consiglio del conto consuntivo 2024. Con un civico consesso spaccato a metà si correrebbe il serio rischio di non portare a casa il rendiconto, con il conseguente scioglimento anticipato del civico consesso. Anche per questo il consuntivo è stato approvato nei termini di legge, ossia ad aprile, ma slitterà in proroga nel mese di maggio.
Nel frattempo si aprirà il mercatino delle pulci? Ci si augura di no. Ma la delibera sulle serre non fa ben sperare. Pur di non mollare le poltrone, Santillo e Massaro potrebbero rimettere sul tavolo la trasformazione degli impianti sportivi, con i campi da calcio e da tennis che diventerebbero campi di calcetto, più appetibili e remunerativi. Non solo. Sul piatto potrebbero finire anche progetti urbanisticamente molto più impattanti. Interessi grossi. Affari, in una sola parola.
Mario De Michele












