“Santillo, che Orta di Atella ha bisogno di trovarla sullo stradario perché qui non si è mai visto, non conosce le dinamiche territoriali né i problemi che attanagliano la nostra cittadina né si è mai impegnato minimamente per conoscerli o risolverli. Dovrebbe dunque occuparsi del “suo” territorio, Casapulla, dove il M5S è del tutto defunto (forse perché ha un rappresentante in Parlamento che non è stato in grado di mantenerlo in vita)”. Non si è fatta attendere la replica di Fabio Di Micco al suo ex collega di partito Agostino Santillo che a mezzo stampa ha precisato come i 5 Stelle non sono in corsa alle comunali di Orta di Atella del 7 novembre. “Il Senatore Agostino Santillo – afferma Di Micco in un post – deve avere davvero poco lavoro da fare per aver dedicato il suo tempo a far pubblicare un articolo in cui ha sentito il bisogno di puntualizzare che il “suo” M5S, quello che è scomparso in tutti i comuni italiani e che si è limitato a fare l’ancella del PD dove ha messo consiglieri, non ha presentato una lista ad Orta di Atella. C’è da dire prima di tutto che non accetto lezioncine trasversali da chi non è stato in grado nemmeno di presentare una sua lista a Caserta, riducendosi ad una alleanza “arrangiata” con il sindaco uscente Marino, che ha amministrato la città, negli ultimi 5 anni, male, anzi malissimo. Va inoltre precisato – aggiunge il senatore Di Micco – che io, pur essendo stato espulso dal gruppo parlamentare per aver votato contro il governo Draghi in cui lui ora è collega di Berlusconi, Renzi e Salvini, non sono mai stato espulso dal M5S, che – lo voglio ricordare a Santillo – non si identifica con un simbolo e basta ma con dei valori e dei principi che lui e quelli come lui hanno ormai definitivamente tradito. E non solo non sono stato espulso ma non ho nemmeno cambiato casacca andandomi a collocare in altri partiti”.

Fabio Di Micco

Nel contrattaccare Di Micco non usa mezzi termini. “Santillo, che Orta di Atella ha bisogno di trovarla sullo stradario perché qui non si è mai visto, non conosce le dinamiche territoriali né i problemi che attanagliano la nostra cittadina né si è mai impegnato minimamente per conoscerli o risolverli. Dovrebbe dunque occuparsi del “suo” territorio, Casapulla, dove il M5S è del tutto defunto (forse perché ha un rappresentante in Parlamento che non è stato in grado di mantenerlo in vita). È evidente che Santillo, cui forse sarebbe piaciuto mettere un cappello su una lista che altri avevano fatto lavorando sodo, non guarda al bene delle comunità, che gioverebbero eccome di amministrazioni con dentro liste che seppure non si “fregino” del “suo” vuoto simbolino tuttavia di quel vero movimento che fu mantengono i principi e gli intenti. Forse a Santillo, – aggiunge Di Micco – che deve la sua fama ad un circolino interno che lo ha sempre “pompato” permettendogli di candidarsi continuamente a più ruoli e di ricoprire quello di facilitatore in maniera pessima (altrimenti sarebbe stato almeno in grado di fare una lista sua) preme di più provare a ledere o a sabotare le brave persone che non si sono piegate alla linea di compromesso che tanto è cara a lui. Ebbene, caro “ex collega”, – conclude Di Micco – ancora una volta, chiedendo anche di condividere questo mediocre scritto nei vari gruppi addirittura a persone candidate nella mia lista, hai dimostrato il lignaggio che ti caratterizza ed anche la sostanza effimera di “questo” movimento che ha permesso ai cosiddetti “Mario Rossi chi” come te di sentirsi “qualcuno” e di parlare come se fossero dirigenti o capi di “qualcosa”.

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