Tonino Russo

Tempo scaduto. Gli assessori Tonino Russo e Pasquale Pellino, entrambi eletti nella lista Coraggio, consegneranno a minuti le rispettive deleghe nelle mani del sindaco Antonino Santillo. La decisione nasce dalla richiesta avanzata nell’ultima assise da 11 consiglieri comunali su 16 di azzerare tutte le cariche istituzionali. La mega confederazione, composta da Nuova Prospettiva per Orta (5 consiglieri), Scelta Civica (3), Fare Democratico per Orta Verde (2) e da Ciro Palladino, ha anche formalizzato la costituzione dei nuovi gruppi per togliere al primo cittadino ogni alibi. Durante il civico consesso sul bilancio la fascia tricolore promise di avviare la verifica nella maggioranza subito dopo la rimodulazione ufficiale del nuovo assetto consiliare. In realtà Santillo avrebbe preferito una soluzione meno traumatica. Avrebbe preferito superare la crisi tramite un mini-rimpasto cambiando di volta in volta una sola casella dell’esecutivo. Una via d’uscita non gradita alla confederazione degli undici che già all’indomani del consiglio incontrò il sindaco per ribadire la richiesta dell’azzeramento in blocco di tutte le cariche, dalla giunta al presidente dell’assise Giuseppe Massaro.

Pasquale Pellino

Le dimissioni politiche di Russo e Pellino vanno proprio in questa direzione: accogliere l’istanza partita con forza dalla stragrande maggioranza del civico consesso senza ulteriori perdite di tempo. Il consiglio comunale è sovrano, è l’espressione democratica della volontà popolare. Inutile cincischiare di fronte a un quadro politico completamente mutato rispetto a quello uscito dalle urne. Bisogna prenderne atto e ridisegnare l’assetto amministrativo. Indugiare non serve. Da qui la decisione di Russo e Pellino di pigiare sull’acceleratore. Una scelta non banale. Per ricoprire la carica di assessore i due primi eletti di Coraggio si sono dimessi dal consiglio. Se dopo la crisi politico-amministrativa non saranno riconfermati resteranno fuori dai giochi pur avendo raccolto un totale di mille preferenze. Come anticipato da Italia Notizie Russo e Pellino non sono gli unici ad aver consegnato le deleghe nelle mani del sindaco. A stretto giro, sempre nella giornata di oggi, si è dimessa anche Annalisa Cinquegrana. Tre assessori su cinque hanno accolto la richiesta della mega-confederazione. Cosa decideranno i due esponenti di Orta al Centro Andrea Villano e Florentia Lamberti? Se non si accoderanno saranno inevitabilmente revocati da Santillo perché in giunta non ci sarebbero i numeri per andare avanti. Incerto anche il destino di Massaro. Sicuramente non si dimetterà dalla carica di presidente del civico consesso. Dovrebbe farlo. Ha dato vita a una confederazione a cinque assieme ai consiglieri Mena Capasso e Pasquale Lamberti di Orta al Centro al Centro, a Gennaro Colella e Tiziana Dirasco. Dunque non è più super partes. Non è più il presidente di tutti, ma di una parte, peraltro minoritaria. Per senso di responsabilità dovrebbe rassegnare le dimissioni. Non avrà senso di responsabilità e non mollerà la poltrona. Resta comunque un bersaglio a vista. Prima o poi tutti i nodi politico-amministrativi verranno al pettine. A ciascuno il suo, direbbe Sciascia.

Mario De Michele

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