Corsa contro il tempo per l’approvazione del conto consuntivo 2024. Dopo l’adozione in giunta e il parere favorevole del collegio dei revisori, seppure con qualche prescrizione, l’amministrazione comunale sta pigiando sull’acceleratore per completare l’iter entro il 31 maggio. Dal primo giugno infatti scade la convenzione per l’utilizzo a scavalco per 6 ore settimanali del responsabile dell’area finanziaria Pasquale Della Valle. Nonostante i tentativi quasi in ginocchio di Antonino Santillo e company di ottenere un’ulteriore proroga, il sindaco di Castel Morrone Cristofaro Villano non si è fatto impietosire. Se nel frattempo la fascia tricolore ortese non incasserà la disponibilità di un altro ente il comune atellano resterà senza funzionario in un settore nevralgico, infangato nel recente passato dallo scandalo dell’appalto diretto da 30mila euro a una ditta italo-ucraina. L’assessore al Bilancio Elvira Caccavale è impegnato a completare gli ultimi atti burocratici per fare in modo che Della Valle apponga il parere tecnico al rendiconto prima di tornarsene a tempo pieno a Castel Morrone. Senza il visto di conformità del funzionario sarebbe impresa quasi impossibile trovare una soluzione. Il segretario comunale Assunta Mangiacapre ha già giocato in anticipo. Non si assumerà nessuna responsabilità. Quindi saranno guai grossi. In caso di sforamento della data del 31 maggio si sta facendo spazio l’idea di chiedere aiuto al sindaco di Marcianise Antonio Trombetta. Il conto consuntivo adottato dall’esecutivo si è chiuso con un attivo. Non sarà stato frettoloso dichiarare il dissesto finanziario? Parrebbe di sì.

Sul fronte politico, se così lo si può definire, sembrerebbe sanata la frattura con Francesco Lettieri e Antonio Chianese, assenti in aula quando fu varato il bilancio di previsione. Il sindaco Santillo avrebbe trovato un’intesa con i due consiglieri, che però si apprestano ad ufficializzare l’uscita da Prospettiva Futura per Orta, composta dal capogruppo Nicola Russo, Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio, eletti nella lista Coraggio. In caso di ricucitura con Lettieri e Chianese la maggioranza non dovrebbe avere problemi di numeri in vista dell’assise sul rendiconto prevista entro i primi 15 giorni di giugno. Sull’ordine del giorno del civico consesso è passata la linea di Santillo e di Nicola Russo: saranno trattati esclusivamente argomenti di natura finanziaria. Un altro smacco per il presidente del civico consesso Giuseppe Massaro. Lui e i suoi boys spingevano per portare al vaglio dell’assemblea anche l’estensione dal 30 al 60% dell’utilizzo dei suoli agricoli per la serricoltura, misura già licenziata dall’esecutivo, e la nascita di un ipermercato griffato MD nell’ex area Leanza.
L’intensificazione delle serre va incontro alle esigenze dei grandi proprietari terrieri, primo fra tutti Francesco Rainone, conosciutissimo latifondista di Orta di Atella. Per un motivo o per un altro più di un consigliere comunale sponsorizza la serrificazione. Nel team di governo si registra un ampio consenso anche sulla realizzazione di un centro commerciale dove insisteva lo stabilimento Leanza. Ma non mancano posizioni diversificate. C’è chi spinge per far pagare ai beneficiari del progetto tutti gli oneri urbanistici e chi invece è disponibile ad accogliere la proposta più vantaggiosa per i privati di cedere un suolo di loro proprietà in un altra zona della città per realizzare un parco giochi.

Si tratta di un gigantesco business non solo per i proprietari dell’area, arcinoti imprenditori locali, e per la catena MD ma anche per progettisti e società edili. Affari d’oro per tecnici e aziende del cemento, insomma. Pur avendoli già in gran parte individuati, per ora non possiamo svelare i nomi dei veri registi dell’operazione milionaria. Nuotano a pelo d’acqua. Ma appena la faccenda prenderà forma verranno a galla i soliti professionisti di comodo e le collaudate imprese di copertura. E tutto sarà chiaro, come direbbe un celebre scrittore russo. Come chiesto da Santillo e Russo serre e ipermercato sbarcheranno nell’assise immediatamente successiva a quella sul conto consuntivo. Ma in qualche modo per ragioni pseudo-politiche le due sedute consiliari sono interconnesse. Ad Orta di Atella il partito dei tecnici e le ditte di facciata vanno sempre di moda. Il tappeto rosso è già stato tirato fuori dall’armadio. Si attende con ansia di srotolarlo.
Mario De Michele












