Per una città come Orta di Atella, saccheggiata negli anni scorsi sotto il profilo edilizio da una famelica cupola affaristica, l’approvazione definitiva del Piano urbanistico comunale è un passaggio cruciale per le sorti del territorio. I commissari straordinari hanno fatto la loro parte varando il preliminare in giunta. Toccherà ai futuri amministratori scrivere il capitolo decisivo con il voto finale in consiglio comunale. Quali sono i sono programmi in merito delle due coalizioni in corsa alle elezioni del 7 novembre? Molto generico l’indirizzo impresso dal raggruppamento che sostiene Vincenzo Gaudino. Pur rimarcando di avere “idee ben precise” per le Politiche del territorio Democratici e Riformisti, Città Visibile e Orta in Movimento si limitano a dichiarazioni d’intenti. “Riequilibrare il territorio – si legge nel programma – sotto il profilo sociale, culturale ed economico, partendo dal riassetto urbanistico, che può e deve avvenire con la collaborazione di altri Enti, attraverso la realizzazione di una serie di infrastrutture, come circumvallazione, strade, piazze, parcheggi, polo scolastico, attrezzature sportive e sociali, partendo, ovviamente, dal recupero funzionale delle strutture esistenti”. Quando va nel merito del Puc la coalizione pro-Gaudino sottolinea che “bisogna partire da un progetto (già avviato dalla gestione commissariale) diametralmente opposto a quello elaborato in passato, che non ha assolutamente risolto il problema urbanistico”. E su questo siamo tutti d’accordo. Ma in concreto cosa hanno in mente i supporter di Gaudino?

Vincenzo Gaudino e Gianfranco Arena

“Una proposta – recita un passo del programma – che, concettualmente, deve prevedere come scopo primario la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, mediante un processo di “normalizzazione” delle abitazioni irregolari con conseguente riequilibrio del territorio, puntando con realizzazione di tutte le opere infrastrutturali primarie e secondarie, che mancano alla nostra comunità. Una proposta politica – osservano i gaudiniani – per una diversa pianificazione territoriale, che garantisca il diritto di proprietà e che dia risposte concrete e responsabili a quelle migliaia di famiglie che chiedono di sapere che sorte avranno i loro sacrifici di una vita”. Cosa si intende per “normalizzazione delle abitazioni irregolari” e per “proposta politica che garantisca il diritto di proprietà”? E soprattutto Gaudino e company come hanno intenzione di raggiungere gli obiettivi indicati nel programma elettorale? A prima vista sembra infatti che propongano una sanatoria tombale. Una proposta che se solo fosse stata accennata dalle passate amministrazioni ad Orta di Atella sarebbero sbarcati i Marines con il supporto dei Navy Seal. Sul fronte opposto nel programma di Gianfranco Arena e della sua coalizione viene sottolineato come “Orta di Atella è stata interessata negli ultimi quindici anni da un vero e proprio saccheggio del territorio, con consumo di suolo, mancanza di pianificazione urbana, abusivismo edilizio ed illiceità immobiliari ed urbanistiche di ogni genere”. Agire, Noi Orta Viva, Moderati per Orta e Alternativa per Orta aggiungono: “Molti cittadini vivono ancora sotto la “spada di Damocle” di vedere la propria abitazione sequestrata, o peggio, abbattuta o acquisita al patrimonio immobiliare comunale. Una soluzione a tutte queste problematiche è di estrema urgenza”. Non c’è menzione al Puc ma va detto che il raggruppamento di Arena ha più volte ribadito pubblicamente che ha intenzione di varare in via definitiva il preliminare approvato dalla triade commissariale. Ecco alcune delle proposte di Agire, Noi Orta Viva, Moderati per Orta e Alternativa per Orta. “Stop alla cementificazione: totale arresto del consumo del territorio. Soluzione dei problemi legati all’abusivismo ed alle altre patologie giuridiche legate all’edilizia tramite l’instaurazione di tavoli di lavoro con organi sovracomunali. Riqualificazione del centro storico del paese con la possibilità di ammodernamento degli edifici esistenti con standard abitativi attuali, mantenendo la stessa cubatura e architettura esistente; gli oneri concessori dovuti all’ente comunale vengono commutati in lavori di adeguamento dei servizi esistenti nelle stesse zone, da essere realizzati antecedentemente ai lavori. Intervenire dove possibile con l’incremento delle opere di urbanizzazione quali parcheggi, strade, marciapiedi”. Insomma il futuro di Orta di Atella ruota in gran parte attorno all’entrata in vigore del Puc. Spetta ai cittadini giudicare quali sono le migliori proposte in campo. Intanto domattina (domenica 17 ottobre) i due schieramenti faranno la loro prima uscita pubblica. Gaudino presenterà le sue liste in piazza a Casapozzano, Arena farà lo stesso in piazza Principessa Belmonte.  

Mario De Michele

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