Aria di rivoluzione. Come anticipato da Italia Notizie, il documento di Coraggio, letto nell’ultima assise dal capogruppo Nicola Russo, ha dato la stura a un nuovo assetto nella maggioranza (clicca qui per l’articolo). Il segnale di cambiamento lanciato forte e chiaro dai “coraggiosi” ha fatto immediatamente breccia. Antonio Chianese, Francesco Lettieri e Ciro Palladino hanno costituito il gruppo misto. I primi due sono stati eletti con Orta Democratica, il secondo con Orta al Centro. Non si tratta di un semplice mutamento della geografica consiliare. La nascita del gruppo getta le basi a un progetto più ampio e di lunga portata. Si guarda all’oggi ma anche al domani. Ovviamente l’operazione politica non è farina del sacco di Chianese, Lettieri e Palladino, consiglieri comunali che non hanno mai brillato.

Antonio Arena

L’artefice politico è Antonio Arena, già capogruppo consiliare in passato e personaggio di spessore. Per lui non sarà facile tenere a bada i tre neo esponenti del gruppo misto, affetti da un’incontrollabile smania di apparire e di agguantare un posto in giunta (tranquilli, c’è trippa per tutti), ma Arena ha l’esperienza giusta per evitare, almeno farà tutto il possibile, che il tris di consiglieri non vada fuori strada già prima del fischio di partenza del nuovo convoglio amministrativo. Ecco il documento integrale di Chianese, Lettieri e Palladino che, inutile precisarlo, non hanno scritto loro: “L’indomani dell’ultimo consiglio comunale, ancor di più abbiamo sentito l’esigenza di apportare un cambiamento in assise e lo abbiamo fatto con la costituzione del “Gruppo consiliare Misto”. Nel rispetto del regolamento comunale, la costituzione ha seguito il suo normale iter di conoscenza alle istituzioni comunali con nota del 02.07. Non ci vestiamo a risolutori dei problemi che attanagliano il nostro amato paese per essere già consiglieri di maggioranza, ma siamo fortemente convinti che la nuova visione che porteremo in consiglio comunale sarà tale da rappresentare una spinta positiva e propositiva. La contrapposizione frontale – sottolineano Chianese, Lettieri e Palladino -, tra chi, da una parte, continua a muovere critiche senza avanzare proposte adeguate e chi, dall’altra, coltiva un immobilismo comodo, ha esposto il paese ad un periodo di incertezze, accrescendo la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e degli amministratori locali. È necessaria allora una nuova forza politica che, riconoscendo la gravità della situazione ma anche le prospettive migliorative e le potenzialità del paese e di chi lo guida, sappia mettere al centro i veri problemi, rinnovi la fiducia nella comunità civile e riaccenda la speranza nel futuro, valorizzando le grandi risorse di solidarietà operosa presenti nella cittadina di Orta di Atella”.

Nicola Russo

Infine l’apertura a Coraggio: “Siamo disponibili fin da subito ad aprire un ragionamento politico ed un confronto serrato sul piano programmatico sia per il presente ancorché di prospettiva politica con gli amici di Coraggio”. Insomma la nascita del gruppo misto è il primo passo verso la fusione con Coraggio per dare vita a un gruppone consiliare composto da sei membri, il più numeroso e decisivo per le sorti di Antonino Santillo. Il capogruppo sarà Nicola Russo. Il coordinatore politico Antonio Arena. Ma le scosse di assestamento non sono terminate. Nelle prossime ore ci saranno altri clamorosi riposizionamenti. Si formerà una nuova mega maggioranza costituita da almeno undici, forse tredici consiglieri. Chi resterà fuori dai giochi? Dai segnali che arrivano appare evidente che Orta al Centro sarà spazzata via. Conseguenze? Il vicesindaco Andrea Villano e l’assessore Florentia Lamberti saranno accompagnati fuori dalla porta della giunta. Stessa sorte per Annalisa Cinquegrana, cognata di Gianfranco Piccirillo. È ancora presto per dire chi saranno i nuovi assessori, anche perché Santillo non vuole cambiare la squadra prima dell’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato che, se Roma darà l’ok, dovrebbe tornare in assise entro metà luglio. Fino ad allora non cadranno teste. Poi sarà rivoluzione. La ghigliottina è già bene affilata.

Mario De Michele

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