Donald Trump è comparso per la seconda serata consecutiva alla convention repubblicana di Milwaukee, accolto come ieri da una standing ovation del pubblico, andato letteralmente in delirio. Il tycoon, sempre con l’orecchio destro ferito bendato, è salito sul palco e ha alzato il pollice salutando la folla. Con lui anche Dj Vance, il suo vice nella corsa alla Casa Bianca. Trump è sembrato meno energico rispetto a ieri sera: ha applaudito, sorriso, alzato il pugno, mandato un bacio a qualcuno tra il pubblico. Ma non pareva avere la gioia e la commozione di martedì. Nel suo intervento alla convention repubblicana, il governatore della Florida Ron DeSantis ha elogiato Donald Trump per le sue politiche economiche e sui confini del Paese. “Il nostro Paese era rispettato quando Donald Trump era il nostro comandante in capo”, ha detto. DeSantis, rivale del tycoon nelle primarie per la Casa Biaca, ha quindi denunciato quello che ha definito “l’inadempienza del dovere” da parte del presidente Joe Biden. “Come cittadino, come marito e come padre, sono allarmato dal fatto che l’attuale presidente degli Stati Uniti non abbia la capacità di adempiere ai doveri del suo ufficio”, ha detto DeSantis. DeSantis ha usato un tono piuttosto diverso rispetto a Haley. L’ex ambasciatrice all’Onu ha parlato alle persone che potrebbero essere riluttanti nei confronti di Trump. Il governatore della Florida ha parlato molto di più alla base. The Donald ha sorriso e applaudito durante l’intervento di DeSantis ed è apparso visibilmente più entusiasta del suo discorso rispetto a quello di Haley. “Nemmeno il proiettile di un assassino ha potuto fermarlo. Dio Onnipotente è intervenuto perché l’America è una nazione sotto Dio – e certamente Dio non ha finito (il suo lavoro, ndr) con il presidente Trump”. Lo ha detto la governatrice dell’Arkansas, Sarah Huckabee Sanders – ex portavoce della Casa Bianca con Trump – nella seconda serata della convention repubblicana, ricevendo una standing ovation. “Donald Trump ha il mio forte endorsement”, ha detto Nikki Haley alla convention repubblicana, strappando applausi più convinti di quelli con cui era stata accolta, insieme a molto fischi. “Non siamo d’accordo su tutto ma siamo d’accordo su più cose di quelle su cui siamo in disaccordo”, ha aggiunto. Il tycoon ha applaudito. “Non devi essere d’accordo con Trump al 100% delle volte per votare per lui. Prendete esempio da me”, ha aggiunto. La più acerrima rivale delle primarie è sembrata rivolgersi direttamente alle persone che hanno riserve sul tycoon, un’apertura ai suoi sostenitori che lo stesso Trump non ha ancora fatto. Nel suo intervento di 20 minuti Haley ha lanciato un appello per l’unità del partito. “Il presidente Trump mi ha chiesto di parlare a questa convention in nome dell’unità”, ha detto la sua ex rivale nelle primarie tra gli applausi della folla. Haley lo ha definito un “gentile invito” e ha detto che è stata “felice di accettare”. “Donald Trump ha il mio forte appoggio, punto”, ha sottolineato Haley, aggiungendo che comunque “un voto per Biden è un voto per Kamala Harris”. Dopo la comparsa di Donald Trump alla convention repubblicana. sul maxi schermo del Fiserv Forum è stato proiettato un video con le cadute e gli inciampi di Joe Biden, insieme ai suoi “fallimenti” sull'”invasione” dei migranti illegali e sulla sicurezza ai confini, tema della seconda giornata della kermesse. Successivamente, è stato proiettato nuovamente il video in cui Trump invita i repubblicani ad usare “ogni mezzo appropriato a disposizione per battere i dem, anche votando per posta”, una pratica che ha sempre fustigato associandola alle frodi elettorali. E rilancia le sue false accuse sul voto truccato del 2000, insieme al timore che si ripeta a novembre. Dal suo arrivo, il tycoon è rimasto sempre nel box riservato alla famiglia, uscendo solo per salutare il pubblico. L’Iran ha respinto le accuse “maligne” di un suo presunto coinvolgimento nell’attentato all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha reso noto la missione di Teheran all’Onu. Ieri la Cnn riferiva che il Secret Service Usa ha intensificato le misure di sicurezza attorno a Trump dopo aver ricevuto informazioni su un complotto iraniano per assassinarlo. “Ci sono obiettivi politici maligni dietro tali affermazioni”, ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riporta l’Irna. L’Iran non ha avuto alcun ruolo nel recente attentato a Trump durante un comizio in Pennsylvania, ha aggiunto Kanani, sottolineando che “l’Iran è determinato a condurre un’azione giudiziaria contro l’ex presidente, per il suo ruolo nell’assassinio dell’ex comandante della Forza Qods iraniana Ghassem Soleimani a Baghdad nel gennaio 2020, ma non è mai stato e non sarà mai coinvolto in alcun attacco armato contro di lui”.

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