Un’ America compassionevole e gioiosa, che “valorizza” i suoi cittadini e non li schiaccia, che garantisce i diritti e le eguali opportunità a tutti, il cui perno è una classe media forte e produttiva ma che guarda alle categoria più in difficoltà. Sono gli Stati Uniti di Kamala Harris e Tim Walz, per la prima volta insieme sul palco di Filadelfia, dove sono stati accolti da una folla entusiasta galvanizzata dal governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, scartato dal ruolo di vice presidente ma pronto a mettere anima e corpo per la vittoria del ticket democratico. Tim Walz “è stato l’insegnante che tutti sognano e che tutti gli studenti meritano”, ha detto Harris presentando il suo candidato vice presidente. usando l’appellativo ‘coach’, che deriva dal suo passato da allenatore della squadra di football del liceo in cui insegnava geografia ed è subito diventato virale suo social media. Il 60enne, che ha trascorso ben 24 anni nella guardia nazionale americana, è stato scelto anche per la sua normalità, una figura autorevole e rassicurante allo stesso tempo, liberal ma di buon senso, in grado di parlare all’America rurale e agli indecisi. “E’ il vice presidente che gli Stati Uniti meritano”, ha incalzato Harris, ormai perfettamente a suo agio nel ruolo di candidata e sommersa dall’entusiasmo della folla che le ha urlato: “Non torneremo indietro”. Dall’assistenza sanitaria – che “è un diritto e non un privilegio di chi se lo può permettere” – ai controlli più rigidi di sempre per chi vuole possedere un’arma ai diritti riporduttivi, il programma delineato dalla candidata democratica non è molto distante da quello di Joe Biden. Ma è innegabile che l’energia e le forze in campo sono completamente cambiate dopo il ritiro dell’anziano presidente. “Sappiamo di essere gli ‘underdog’ in questa corsa ma abbiamo lo slancio dalla nostra parte e sappiamo chi abbiamo di fronte”, ha dichiarato Harris. E a questo entusiasmo è trainato anche dalla scelta di Walz che con la sua esperienza, 12 anni al Congresso e 5 da governatore, “sarà pronto dal primo giorno” ad essere vice presidente, ha assicurato la vice presidente. “Questa non è una lotta solo contro Donald Trump ma per il nostro futuro”, ha aggiunto la candidata democratica affiancata da Walz che nel suo primo discorso ufficiale ha descritto l’America che intende costruire. “Trump non ha idea di cosa voglia dire lavorare per l’America. Lui fa solo i suoi interessi”, ha attaccato. E a proposito del suo diretto concorrente, JD Vance: “Non vedo l’ora di fare il dibattito contro di lui, sempre che abbia la forza di alzarsi dal divano e presentarsi”, ha dichiarato ricordando il passato del senatore dell’Ohio che con il suo best seller ‘Elegia americana’ “ha gettato fango sulle sue radici”. Infine il governatore del Minnesota, diventato popolare anche tra i giovani della Gen Z per aver chiamato il tycoon e il suo vice presidente due “weirdos” (‘strani’, nell’accezione negativa del termine’), ha regalato altre due perle destinate a diventare virali. Una a proposito dei diritti riproduttivi e della fecondazione in vitro alla quale lui e la moglie si sono affidati per concepire i due figli, Hope e Gus: “Su questi temi vi dovete fare gli affari vostri”. E l’altra una massima di buon senso, indirizzata ai lavoratori del Midwest e di quell’America rurale così lontana dai grattacieli di Manhattan nei quali è cresciuto Trump: “Dormirò quando sarò morto”.

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