Baci, abbracci, cori da stadio. Appena è terminato lo scrutinio del ballottaggio di Aversa con la vittoria di Franco Matacena su Antonio Farinaro la coalizione civica ha preso d’assedio l’aula consiliare. I festeggiamenti infatti si sono spostati dal comitato elettorale del nuovo sindaco alla casa comunale. Una novità nella storia amministrativa della città normanna. Sicuramente un’anomalia, anche piuttosto grave, visto che non si è ancora insediata la nuova amministrazione. Non solo. Presi dall’entusiasmo nessuno si è reso conto che il luogo principe delle istituzioni aversane non potesse diventare la location per una festa politica per la vittoria alle elezioni. Nel video, che pubblichiamo in esclusiva, si vedono i big della maggioranza festeggiare sulle note di Vasco Rossi (complimenti per l’ottima colonna sonora). Accolgono Matacena con un fragoroso applauso. Il primo cittadino raggiunge la “sua” poltrona. A quel punto lo speaker d’eccezione Giovanni Innocenti si scatena, dimostrando doti di deejay di livello mondiale, e annuncia: “Il sindaco di Aversa Franco Matacena”. Applausi da spellarsi le mani.
Poi Innocenti lancia il coro: “Franco, Franco, Franco”. Politici, neo consiglieri e supporter in tripudio. Tanti auguri per la meritata vittoria, ma consentiteci qualche domanda: come hanno avuto accesso così tante persone nell’aula consiliare? Chi li ha autorizzati a festeggiare? Chi ha fatto trasformare la sede del consiglio in una sorta di bistrot? Sarebbe il caso che sull’accaduto intervenisse il prefetto di Caserta. Le istituzioni sono un luogo sacro. Guai a trasformarle in curve da stadio occupate da hooligan politici. Un’altra nota stonata. Protagonista di nuovo Innocenti. Sul suo profilo ha postato una foto con la scritta “Finalmente Aversa è libera”. Libera da chi? Da lui stesso che è assessore uscente? Dai commissari prefettizi? Per uno che è in pole per diventare il nuovo presidente dell’assise una caduta di stile. Che il poeta liquiderebbe con un celebre verso: “Non so se il riso o la pietà prevale”.
Mario De Michele
GUARDA IL VIDEO