“Pronti a sostenere la posizione politica e istituzionale della governatrice Alessandra Todde nella difesa della specialità della Sardegna, minacciata dall’autonomia differenziata promossa da Calderoli”. Il presidente della prima commissione Autonomia del Consiglio regionale, Salvatore Corrias (PD), condivide e appoggia “per quanto di mia competenza” la battaglia politica di Todde, che guida le cinque regioni prossime all’incontro del coordinamento per elaborare un testo inoppugnabile per un referendum abrogativo. Corrias intende portare la questione in Aula, promuovendo un ordine del giorno o una mozione che impegni il Parlamento sardo nella lotta costituzionale: “Vogliamo difendere l’assetto giuridico che ci riconosce la specialità, minacciato dalla riforma a vantaggio delle regioni a statuto ordinario”, ribadisce l’esponente dem. Per Corrias, “non si può permettere che una legge ci sia imposta, mettendo a rischio la nostra autonomia”. Nel frattempo, gli staff dei governatori di Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Campania lavorano per fissare il primo incontro del Coordinamento. L’Emilia Romagna, con il presidente Stefano Bonaccini prossimo alle dimissioni tra dieci giorni, ha preso l’iniziativa di portare una bozza di testo per il referendum abrogativo (per il quale sono necessarie cinque regioni o 500mila firme). I capigruppo di maggioranza e M5S in Emilia-Romagna hanno richiesto ufficialmente il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata. Il documento è stato firmato da Marcella Zappaterra (PD, prima firmataria), Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini Presidente), Silvia Piccinini (M5S), Giulia Pigoni (Italia Viva) e Silva Zamboni (Europa Verde). Anche il Consiglio regionale della Campania si prepara a votare la richiesta di referendum abrogativo. Una seduta straordinaria è stata convocata per lunedì prossimo, 8 luglio, dalle 15.30 alle 18. All’ordine del giorno c’è la richiesta di referendum abrogativo “ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione, della legge 26 giugno 2024, n. 86 (Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni)”, presentata dal PD, dal gruppo De Luca presidente, da Azione, Italia Viva e altre forze di maggioranza. Coinvolgere Calabria e Basilicata, guidate da Forza Italia, sembra difficile, ma l’obiettivo della presidente Todde è di ampliare il più possibile il fronte del no. In Sardegna, intanto, si stanno studiando le vie dell’incostituzionalità per il ricorso, che spetterebbe alla regione in quanto a statuto speciale.

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