Pronto il nuovo rapporto dell’Agenas: il confronto con i dati del 14 marzo 2021 è davvero sorprendente. Nel nuovo rapporto salta all’occhio un primo dato: un anno fa, in Italia, continuava a salire l’occupazione dei posti nei reparti di area non critica da parte dei pazienti Covid toccando il 38%. Preoccupa però la percentuale di crescita giornaliera in 10 regioni: al sud la Calabria tocca il 29% di posti occupati, mentre al secondo posto si piazza la Campania col 14%, la Sicilia con una percentuale del 23%. L’Italia insulare con le regioni di Sicilia e Sardegna hanno una percentuale del 23% per la prima regione citata e 20% la seconda. Al centro allerta per l’Umbria che sale al 25%., mentre sono più serene le regioni delle Marche (16%), Molise (14%) e Toscana (13%). Al Nord la Lombardia, tra le regioni più colpite dal covid-19, è stabile all’8%. E l’occupazione delle sale di terapie intensive? Ad oggi è stabile al 5% a livello nazionale, mentre esattamente un anno fa era in crescita, arrivando a quota 34%. Per quanto riguarda la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid, il dato è in rialzo a livello giornaliero in Basilicata (3%) e in calo in Puglia (5%). Il tasso di occupazione delle intensive è, invece, stabile in 19 regioni o province autonome: Abruzzo (al 7%), Calabria (7%), Campania (5%), Emilia Romagna (al 6%), Friuli Venezia Giulia (5%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (4%),Marche (5%),Molise (5%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (4%), Pa Trento (2%), Sardegna (9%), Sicilia (8%), Toscana (7%), Umbria (6%), Valle d’Aosta (3%) e Veneto (3%).

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