Non si placano le polemiche sul botta e risposta tra la Commissione Parlamentare Antimafia e il Governatore pugliese Michele Emiliano che ha portato all’annullamento, al momento, dell’audizione di quest’ultimo per chiarire gli ultimi accadimenti in territorio pugliese. Audizione che era fissata per ieri, giovedì 2 maggio. “Contrariamente a quanto afferma, lei non è, in realtà, disponibile ad essere audito dalla Commissione parlamentare antimafia”. Lo scrive la presidente della Commissione, Chiara Colosimo, al presidente della Regione Puglia, nel replicare alle lettere con cui Emiliano aveva comunicato di non poter essere sentito nelle date proposte dall’Antimafia. La commissione Antimafia nella serata di ieri ha sconvocato la seduta prevista per giovedì 2 maggio, come si legge sul sito della Camera. La riunione era stata calendarizzata per sentire il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che però si era detto “indisponibile” per quella data e aveva chiesto un rinvio. “Penso che la Commissione abbia preso atto che il 2 maggio devo partecipare alla Conferenza delle Regioni, della quale sono Vice Presidente, e subito dopo alla Conferenza Unificata. Ho già espresso il mio intendimento di essere audito in Commissione dando disponibilità in ogni momento dal 10 al 30 maggio, a patto che si sia concluso con il voto il dibattito nel Consiglio Regionale della Puglia sulla fiducia richiesto dal centrodestra, per tenere distinti i due momenti nel rispetto di entrambe le istituzioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Entrambi conosciamo le liturgie politiche e sappiamo che alla Conferenza dei presidenti delle Regioni si può mandare un delegato in propria vece. Quindi prendo atto che semplicemente lei intende scegliere la data della sua audizione compatibilmente con le sue esigenze politiche. Contrariamente a quanto afferma, lei non è, in realtà, disponibile ad essere audito dalla commissione parlamentare antimafia. Infatti, come correttamente lei mi ha scritto, la stessa procede alle indagini con gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria e volendo con le stesse modalità”. Così la presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo, in risposta alle dichiarazioni del governatore. “Il mio diritto di partecipazione alla Conferenza delle regioni che si svolgerà lo stesso 2 maggio non è una liturgia politica ma è un dovere istituzionale, a maggior ragione perché svolgo il ruolo di vice presidente della Conferenza delle regioni, il che vuol dire che in casi di impedimento del presidente Fedriga ho il diritto e dovere addirittura di presiedere tale importante consesso”. Nella lettera Emiliano, rispondendo ancora a Colosimo, ha negato di voler di scegliere la data compatibilmente con le sua esigenze politiche: “Le assicuro che, se questa fosse stata la mia volontà, mi sarei limitato a indicarle una data in cui ero disponibile ad essere audito anziché dirle che sono a disposizione della commissione dal 10 al 30 maggio in ogni momento”, – conclude. L’audizione del governatore pugliese era stata decisa il mese scorso e il governatore avrebbe dovuto rispondere all’inchiesta sull’infiltrazione mafiosa a Bari, dopo gli arresti che hanno portato a un mini rimpasto in giunta e all’invio, da parte del Viminale, di tre ispettori. Il 24 aprile scorso, però, Emiliano si era già detto indisponibile a presentarsi nelle date inizialmente stabilite del 7, 8 e 9 maggio. Emiliano vuole aspettare anche il voto di sfiducia in consiglio regionale, previsto martedì prossimo, 7 maggio, dall’esito non scontato. Nelle scorse settimane la maggioranza ha già dovuto fare i conti con il rimpasto di giunta, in seguito alle inchieste che hanno toccato da vicino, tra gli altri, l’ex assessora ai Trasporti Anita Maurodinoia, che si è dimessa. E, proprio in queste ore, l’ex capogruppo di Con Emiliano, Giuseppe Tupputi, ha annunciato il suo passaggio a Forza Italia, ribadendo però che non voterà la sfiducia al governatore.

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