In tantissimi ieri hanno marciato per le strade della città di Cesa in memoria di Claudio e Marco Marrandino, oltre mille persone si sono radunate sul sagrato per ricordare i due giovani. Tante persone hanno manifestato il proprio dolore, indossando magliette bianche con le foto delle due vittime. Al termine della Santa Messa di ieri, un corteo è partito dalla Chiesa di San Cesario in Piazza De Michele ed è proseguito per Via Marini, Via Nenni, Via Scarlatti per giungere presso l’abitazione dei familiari di Marco e Claudio per poi fare ritorno, percorrendo Via F.Bagno, fino a Piazza De Michele dove si è conclusa la fiaccolata. Tra le fila del corteo anche Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, che al termine della fiaccolata è entrato in casa Marrandino per dare un po’ di conforto ai familiari. “Il dolore quando è condiviso è un po’ più sostenibile – ha detto il parroco – e allora il nostro dovere ora è solo quello di condividere questo dolore”. Sono cominciati alle 18.30, nella chiesa di San Cesario a Cesa, i funerali dei fratelli Marco e Claudio Marrandino. Le due bare, una bianca e l’altra marrone, sono state accompagnate verso la chiesa da uno scrosciante applauso lungo un minuto e dalle lacrime della comunità di Cesa, che per l’ultimo addio ai fratelli si è riunita riempiendo anche il piazzale esterno. L’intera cittadina si è stretta intorno alla famiglia Marradino per offrire il proprio appoggio e conforto in questo momento così difficile. Continuano le indagini nel tentativo di verificare se ci sono dei punti di contatto tra le due vittime e Mangiacapre. Il movente, come lo stesso omicida, reo confesso, ha dichiarato, sarebbe quello di un litigio per motivi di viabilità. Nella ordinanza il giudice farebbe, però, intendere di non credere a questa versione. Inoltre, nello stesso atto il magistrato sottolinea la estrema pericolosità del Mangiacapre che non ha mostrato alcun segnale di pentimento per quanto fatto.

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