Con in testa un grande striscione “Transfemministe ingovernabili” è partito dal Circo Massimo il corteo di Non una di meno contro la violenza sulle donne, diretto a San Giovanni. Ad aprire la manifestazione lo spezzone dei centri antiviolenza. “Oggi i maschi stanno dietro” dicono gli organizzatori al megafono dal camion dove ci sono anche alcuni bambini. A sfilare anche una delegazione dei palestinesi. La marea fucsia al Circo Massimo. La Capitale si mobilita per la Giornata internazionale contro la violenza di genere, e “Non Una di Meno” chiama la marea in piazza per l’ottavo anno consecutivo, “con più rabbia che mai”. Migliaia già le persone riunite con i volti segnati di rosso. O con dei fazzoletti al collo. Per Giulia, per le tante, troppe, vittime di femminicidio. Urlando in coro “ci vogliamo vive. Contro il patriarcato”. E contro le misure “insoddisfacenti” del governo, la marea fucsia parte dal Circo Massimo per raggiungere piazza San Giovanni. Secondo le organizzatrici della manifestazione in piazza oltre 500mila persone. “Questa è una piazza politica. La questione della violenza è politica”, dice un’attivista a un punto stampa. “Il nostro richiamo è ‘Ci vogliamo vive e libere’. Siamo giunti a questa giornata in un clima complesso. Il Tema è tornato alla ribalta con il femminicidio di Giulia. C’è stato un clima di unità ma non basta dire che si è contro la violenza. Non bastano misure securitarie. Servono misure serie e non cosmetiche”, sottolineano. Quest’anno il movimento transfemminista sarà in due città che rappresentano bene l’urgenza di questo momento storico: “Roma e Messina, per permettere a più persone possibile di partecipare e organizzarsi contro la violenza patriarcale”! La mobilitazione nazionale del 25 novembre “non vuole essere una commemorazione delle vittime di femminicidio ma un punto di concentrazione della rivolta alla violenza strutturale che colpisce le nostre vite”, ribadiscono in piazza. “Diamo solidarietà anche alle donne israeliane che sono state aggredite e stuprate – ha detto una delle attiviste di Non Una Di Meno al punto stampa -. Abbiamo citato la Palestina perché è in atto una feroce aggressione alle civili e ai civili. È in atto un’occupazione da anni. E che Israele sia uno Stato di occupazione lo definisce l’Onu. La Guerra è l’espressione più alta del patriarcato. Dove lo stupro viene usato per il controllo. E questo è stato certamente fatto da Hamas, ma anche da altri eserciti. Come il nostro in Somalia”. Cortei, corse, passeggiate, flash mob, sit in, visite ginecologiche gratuite, rassegne. Ma soprattutto tanto rumore. La Giornata internazionale della violenza sulle donne, a pochi giorni dal femminicidio di Giulia Cecchettin che ha scosso tutto il Paese, porterà nelle piazze italiane migliaia di persone che grideranno per dare voce a chi non ce l’ha più. Avrà luogo un’edizione speciale della manifestazione ‘Montecitorio a porte aperte’. Durante la visita i cittadini potranno ascoltare in Aula le testimonianze di donne vittime di violenza. Porte aperte anche in Senato la cui facciata sarà illuminata di rosso. L’appuntamento principale è nella Capitale, con il corteo fucsia organizzato da Non una di meno dalle 14.30 al Circo Massimo che arriverà a piazza San Giovanni. E’ qui che i partecipanti faranno più rumore possibile con mazzi di chiavi. Lo striscione ‘Transfemminist3 ingovernabili contro la violenza patriarcale’ aprirà il corteo. Dalle 19.00, nella Stazione di Porta San Paolo, si svolgerà l’evento ad ingresso libero ‘Tango Solidale dalle scarpe rosse’. Dalle 11, in Largo Cairoli, il sindaco di Milano Beppe Sala sarà presente al presidio ‘Il patriarcato uccide’. Alle 15.30 nel giardino della Biblioteca Sormani sarà inaugurata una panchina rossa seguita dal monologo teatrale ‘Stupro’ di Franca Rame. ‘La violenza non può essere pane quotidiano’ è l’iniziativa che prevede la distribuzione di 80mila sacchetti del pane con i numeri di emergenza del Centro Antiviolenza Hara-Bollate e Rho e coinvolgerà più di 100 panettieri in 17 comuni del milanese. Dalle 15 Non una di meno ha organizzato un corteo che partirà da piazza Carlo Felice e passerà sotto la Mole illuminata di rosso per la giornata. ‘1000 papaveri rossi’ è opera all’uncinetto allestita all’hub vaccinale di Lingotto. L’Istituto delle Rosine inaugurerà un punto di ascolto per donne in difficoltà. Alle 15.30 via Montebello sarà il palco per la performance ‘L’amavo troppo e le ho sparato”, di Giulia D’Aleo. Nel capoluogo ligure si correrà contro la violenza. Tante le iniziative, dibattiti, conferenze, concerti, spettacoli teatrali, rassegne e presentazioni di libri e panchine rosse. L’Ospedale Galliera ha organizzato visite ginecologiche e psicologiche gratuite, dalle 9 alle 14. Nel cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio sarà deposta una corona di fiori alla lapide che ricorda le vittime di femminicidio. Per le strade scenderà anche la Critical mass, con una pedalata di gruppo rumorosa. Madri della patria’ è la manifestazione dedicata alle donne femminile. Alle 10 a Castelfiorentino verrà ricordato al Teatro del Popolo il femminicidio di Klodiana Vefa, avvenuto il 28 settembre scorso, e quello di Giulia Cecchettin. Frasi contro i pregiudizi saranno leggibili al sottopasso della stazione centrale di Bari nell’ambito del flashmob ‘Prossima fermata: amore e libertà’. Arriverà a piazza del Plebiscito il corteo patrocinato dal Comune di Napoli. Nell’Orto botanico è stato piantato un albero di mirto in memoria di Giulia Cecchettin. Alla Biblioteca Nazionale sarà visitabile la mostra ‘Io sono’, dedicata alle vittime di ogni cultura. Dalle 10 partirà una corsa solidale che si snoderà per le vie del centro. Al termine ci sarà un dibattito sulla violenza di genere. Alle 15 a Largo Seggiola Non una di meno ha organizzato il corteo chiamando tutti in piazza. Alle 10 un corteo partirà dai Quattro Canti per arrivare a piazza Verdi: lì un coro di 80 donne canterà in dialetto siciliano la ‘Ninna nanna di tutte le matri’. Alle 17 partirà il corteo organizzato dalla Cgil Palermo. Il Consiglio regionale della Sardegna sarà illuminato di rosso. Alle 19 al Palazzo Regio di Cagliari si conclude la Rassegna Concerti a Palazzo Regio con l’iniziativa ‘Rose spezzate – Racconti di donne in musica’.

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