“Il 50% delle abitazioni a Gaza è stato distrutto, la situazione sul campo è drammatica”. Lo ha detto un alto funzionario europeo alla vigilia del Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo. “Hamas usa le strutture civili a Gaza, come gli ospedali, e questa è una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Ma noi chiediamo a Israele di agire in modo che le vittime civili siano evitate il più possibile, il bombardamento indiscriminato non migliorerà le cose”, nota la fonte. Il prossimo lunedì i ministri degli Esteri dell’Ue affronteranno “una prima discussione sugli scenari post-bellici in Gaza”. Lo ha detto un alto funzionario europeo. Vi sono alcuni punti condivisi, ad esempio il fatto che i palestinesi “non dovranno essere espulsi da Gaza” e che Gaza dovrà mantenere il suo territorio; inoltre forse si dovrà avere “una fase di transizione” a Gaza sotto mandato Onu prima che l’autorità palestinese possa prendere in mano la gestione della Striscia. “Ci sono troppe incognite”, nota la fonte. “Il dopo conflitto sarà difficile, serve avere una posizione comune da avere con il resto del mondo, i Paesi arabi e gli Usa”. I palestinesi in fuga verso il sud di Gaza sarebbero stati colpiti da un bombardamento israeliano nei pressi di Wadi Gaza. Lo riferisce al Jazeera, mostrando le immagini di diversi feriti portati nell’ospedale di al-Aqsa. L’agenzia Maan parla di decine di vittime. Non ci sono conferme da parte israeliana. Il numero dei palestinesi che hanno perso la vita a Gaza è probabilmente più elevato dei 10.000 citati dal ministero della Sanità di Hamas. Lo ha ammesso – riporta il Washington Post – Barbara Leaf, diplomatica americana per il Medio Oriente, ai deputati di una commissione della Camera, ai quali ha riferito che il numero delle vite perse in un mese di combattimenti è probabilmente “più elevato” delle cifre rese note. Non c’è alcuna definizione di un’intesa relativa ad uno scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Lo ha detto una fonte politica israeliana citata dalla tv pubblica Kan. Secondo la stessa fonte, ci sono sforzi in parallelo ai combattimenti per fare tutto il possibile per recuperare gli ostaggi. Il sistema sanitario di Gaza ha raggiunto il “punto di non ritorno”. Lo ha riferito la Croce Rossa. Tre droni si sono infiltrati dal Libano in territorio israeliano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui uno dei 3 è stato intercettato dai sistemi di difesa aerei mentre gli altri due sono caduti nel nord. “L’esercito continuerà a mantenere il controllo su Gaza anche dopo la guerra. Non ci affideremo a forze internazionali”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu citato dai media al termine di un incontro con i capi delle comunità israeliane a ridosso della Striscia. Poi ha ribadito che Israele “non accetterà un cessate il fuoco”. “Gaza è parte integrante dello Stato di Palestina e ci assumeremo tutte le nostre responsabilità nel quadro di una soluzione politica globale per la Cisgiordania, per la Striscia, per Gerusalemme est”. Lo ha ribadito il presidente palestinese Abu Mazen alla vigilia dell’anniversario della morte di Arafat, deceduto l’11 novembre del 2004 in Francia. “Riteniamo le autorità di occupazione israeliane pienamente responsabili di ciò che sta accadendo. Affermiamo – ha aggiunto – che soluzioni militari e di sicurezza non porteranno la pace a nessuno. Non accetteremo la rioccupazione di Gaza o il troncamento di parte del suo territorio”. I soldati israeliani hanno preso il controllo a Gaza dell’ufficio di Muhammad Sinwar, fratello del leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo ha reso noto l’esercito israeliano. La 7ma brigata del Corpo corazzato ha condotto una serie di raid contro l’avamposto militare e il centro di addestramento di Hamas, che si trovano nel cuore di un distretto civile a Gaza. Preso anche il controllo del complesso della brigata Tzabra di Hamas, dove sono state trovate grandi quantità di munizioni, dispositivi elettronici e rapporti di intelligence. L’annuncio di pause umanitarie è “assolutamente” un passo avanti, “noi siamo stati favorevoli sin dall’inizio” alle pause umanitarie “che sono diverse dalla tregua. Non perché non vogliamo una tregua, ma perché questa non può essere una scelta contro Israele. La pausa umanitaria è un fatto molto positivo perché si permette ai civili di poter lasciare le zone più a rischio” e “sono contento che Israele ascolti le nostre parole a favore di una de-escalation”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando coi giornalisti a Parigi. “Mi pare che la scelta di dare ogni giorno 4 ore di pausa all’uso delle armi sia un messaggio che va nella direzione delle richieste del G7 e dell’Ue, e mi auguro che Israele possa continuare ad ascoltare le proposte di buon senso fatte dai Paesi amici. È una buona notizia”. “La carneficina deve semplicemente finire”: lo scrive in un editoriale sul Washington Post il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini. L’editoriale, pubblicato ieri, appare oggi anche sul sito della Unrwa. “Finora troppi palestinesi sono stati uccisi, troppi hanno sofferto in queste ultime settimane”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in India, secondo quanto riferisce il Guardian, sottolineando che dovrebbe essere fatto tutto il possibile per prevenire danni ai civili e massimizzare l’assistenza di cui hanno bisogno. Secondo fonti del sito di notizie israeliano Walla, l’esercito sta avanzando verso gli ospedali di Gaza Ranteesi e Nasr e gli amministratori ospedalieri hanno iniziato ad evacuare i pazienti lungo un percorso umanitario aperto verso il sud della Striscia. A differenza dell’ospedale al-Shifa, dove i miliziani di Hamas starebbero impedendo agli amministratori ospedalieri di far uscire i pazienti. Le sirene di allarme antirazzi da Gaza sono risuonate a Tel Aviv e nel centro di Israele invitando gli abitanti a correre nei rifugi. Lo ha constatato l’Ansa sul posto. Si è trattato di una forte salva di razzi e in aria si è sentita l’eco di diverse esplosioni dovute all’intercettazione da parte dell’Iron Dome. Erano due giorni che a Tel Aviv non c’erano allarmi. Sale a oltre 11.078 morti il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in rappresaglia agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai militanti di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas. Israele non cercherà né di governare né di occupare Gaza, ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un’intervista a Fox News. Ma una “forza credibile” sarà necessaria “per entrare nell’enclave palestinese se necessario per prevenire l’emergere di minacce militari”, ha detto Netanyahu. “Penso che sia chiaro come deve essere il futuro di Gaza. Hamas sarà andata: dobbiamo distruggerla per il bene di tutti, per il bene della civiltà e per il bene dei palestinesi e degli israeliani”. Il premier israeliano ha ribadito a Fox News che il suo governo non è d’accordo a un cessate il fuoco a Gaza. “Significherebbe arrendersi a Hamas, arrendersi al terrore e alla vittoria dell’asse del male dell’Iran. Non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi”. Ha sottolineato che la battaglia “continua contro Hamas ma in aree specifiche e per un certo periodo, qualche ora qui e qualche ora là: vogliamo facilitare il passaggio sicuro dei civili”. L’esercito israeliano ha ucciso la notte scorsa a Jabalya, nel nord della Striscia, due capi di Hamas dell’Unità Nukbha che hanno preso parte all’attacco omicida del 7 ottobre scorso. Lo ha annunciato il portavoce militare spiegando che si tratta di Ahmed Musa e Omar Al-Hindi. Insieme a loro è stato ucciso il capo dell’Unità dei cecchini della Brigata nord di Hamas, Mohammed Kahlout. Secondo il portavoce, la notte scorsa sono anche stati uccisi 19 operativi di Hamas. Nel sobborgo di Sheikh Ijlin – parte sud di Gaza City – è stata scoperta una postazione di lancio di razzi collocata vicino a edifici residenziali. Secondo il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, Israele ha lanciato oggi attacchi aerei su o nelle vicinanze di almeno tre ospedali. “L’occupazione israeliana ha lanciato attacchi simultanei su un certo numero di ospedali nelle ultime ore”, ha detto all’emittente Al Jazeera il portavoce dicasteriale Ashraf Al-Qidra. Le strutture mediche colpite includerebbero il più grande ospedale di Gaza, Al Shifa, dove Israele afferma che Hamas ha nascosto centri di comando e tunnel. Qidra ha detto che Israele ha preso di mira il cortile del complesso medico di Gaza City e che ci sono state vittime. Sei persone sono state uccise in seguito a un attacco israeliano che ha colpito il complesso ospedaliero di Shifa a Gaza, secondo il direttore generale del nosocomio Abu Salmiya citato dai media palestinesi. “A causa dell’aumento dell’intensità della guerra contro i residenti civili di Gaza, l’espansione della portata della guerra è diventata inevitabile”: lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in una conversazione telefonica tenuta ieri con il suo omologo del Qatar, Mohammed Bin Abdulrahman Al Thani. Lo riporta il network tv statale iraniano Press TV. “Un punto importante, che diventa un primo picchetto piantato sulla parete rocciosa difficile che dovremo affrontare: coniugare l’intervento israeliano con il diritto internazionale che anche in guerra pone delle regole: evitare che ci sino vittime civili e rispettare regole di umanità”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato da Radio 24 ha commentato le quattro ore giornaliere di tregua umanitaria a Gaza. “Resta ancora molto da fare” per proteggere i civili palestinesi: lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che si trova oggi a New Delhi. L’ospedale al-Quds di Gaza City è stato costretto a chiudere, mercoledì, i servizi chiave a causa della mancanza di carburante: lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, come riporta l’Onu sul suo sito. L’alto funzionario ha spiegato che finora la Striscia non ha ancora ricevuto alcun carburante, sottolineando che una delle conseguenze di questa situazione è stata appunto la decisione dell’ospedale al-Quds. Inoltre, l’unico fornitore di servizi di maternità nel nord di Gaza – l’ospedale al-Awda – ha avvertito di una chiusura imminente, ha sottolineato Dujarric. Il direttore dell’ospedale Al-Shifa di Gaza ha dichiarato questa mattina che l’edificio del poliambulatorio dell’ospedale è stato danneggiato da un attacco israeliano. E ha spiegato che l’edificio serve per le emergenze mediche e ospita i rifugiati provenienti da tutta la Striscia di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che i carri armati israeliani sono entrati nel complesso dell’ospedale Ranteesi di Gaza City, situato a circa due chilometri a nord di Al-Shifa. Ranteesi è l’unico ospedale di Gaza per i bambini malati di cancro. “Va ribadito, nell’interesse dei palestinesi, che Hamas non rappresenta il popolo palestinese”: lo ha detto il presidente Sergio Mattarella incontrando a Yashkent il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev. “Quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre sgozzando bambini, violentando le donne, prendendo ostaggi bambini e anziani, firmando le scene di violenza è un insulto all’unanimità”, ha aggiunto il presidente.

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