“L’Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutto Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane. Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati”. Lo scrivono in una dichiarazione congiunta i ventisette Paesi dell’Unione europea. “Ribadiamo l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario”, aggiungono. L’invasione di Gaza da parte di Israele potrebbe portare a un “genocidio di proporzioni senza precedenti”. Lo affermano la Lega araba e l’Unione africana in una dichiarazione congiunta. Entrambe le organizzazioni hanno chiesto “alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di fermare la catastrofe che si sta svolgendo davanti a noi, prima che sia troppo tardi”. Il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto “sarà aperto” per gli aiuti umanitari nella Striscia, come chiedeva l’Egitto per sbloccare l’uscita di circa 500 americani: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken partendo dal Cairo. “Stiamo mettendo in atto con le Nazioni Unite, con l’Egitto, con Israele e con altri il meccanismo attraverso il quale ottenere assistenza e portarla alle persone che ne hanno bisogno”, ha detto ai giornalisti. Blinken ha anche affermato che gli Stati Uniti hanno nominato un inviato, l’ex diplomatico di lunga data David Satterfield, per lavorare sugli aiuti a Gaza. Israele non è interessato ad aprire un fronte di guerra alla frontiera con il Libano. Lo ha ribadito il ministro della difesa Yoav Gallant riferendosi alla tensione crescente con gli Hezbollah. “Non vogliamo un’escalation della situazione”, ha spiegato Gallant in un video diffuso dopo la sua visita al sud di Israele. Ma, – ha avvertito – se gli Hezbollah “scelgono la via della guerra, pagheranno un pesante prezzo”. Un razzo ha colpito oggi il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano (Unifil) senza fare vittime. Lo ha riferito il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, precisando che al momento non è possibile determinare da dove sia stato lanciato il razzo che ha colpito l’interno della base costiera di Naqura, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. “In quel momento i nostri peacekeeper non erano nei bunker, ma fortunatamente nessuno è stato ferito”, ha detto Tenenti. Hamas “pensava che Israele si sarebbe spaccata, ma saremo noi a spaccare Hamas”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella prima riunione di gabinetto del governo di emergenza. “Questo governo sta lavorando 24 ore al giorno e l’unità di Israele manda un chiaro messaggio alla nazione, al nemico e al mondo”. La riunione ha poi osservato un minuto di silenzio in ricordo degli oltre 1.300 israeliani morti a causa dell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Gli Usa temono un’escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell’Iran. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan intervenendo alla Cbs, dove ha evocato la possibilità di un nuovo fronte di battaglia sul confine tra Israele e Libano. “Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile evenienza”, ha ammonito. Israele ha riaperto le condutture dell’acqua nel sud di Gaza dopo un blocco durato quasi una settimana, ha spiegato poi Sullivan, riferendo di essere stato informato da dirigenti israeliani. Lo sviluppo è arrivato nelle ultime ore, ha precisato. Sono 9 i razzi lanciati dal territorio libanese contro il nord di Israele dove prima sono risuonate le sirene di allarme. Lo ha detto l’esercito spiegando che 5 dei razzi sono stati intercettati. L’esercito sta ora colpendo il luogo di origine da dove sono partiti. L’aviazione israeliana sta colpendo infrastrutture militari degli Hezbollah nel Libano. Lo ha detto il portavoce militare israeliano. La reazione di Israele all’attacco di Hamas è andata oltre l’autodifesa e si è tradotta in una punizione collettiva: lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo quanto riportano alcuni media Usa citando i suoi commenti trasmessi in tv durante un incontro con Blinken al Cairo. Al Sisi ha anche affermato di essere contro gli attacchi a qualsiasi civile nel conflitto in corso. Sono oltre 1.400 i morti in Israele per l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha fatto sapere l’ufficio del primo ministro citato dai media internazionali. ‘Sono almeno 12 i giornalisti uccisi durante gli otto giorni di conflitto dopo l’attacco di Hamas. Lo ha riferito il ‘Comitato di protezione dei giornalisti’ (Cpj) citato da Haaretz secondo cui altri 2 sono attualmente considerati dispersi. “Il Cpj – ha detto Sherif Mansour coordinatore dell’organizzazione per il Medio Oriente e il Nord Africa – sottolinea che i giornalisti sono civili che fanno un lavoro importante durante tempi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in guerra”. ‘Abitanti di Gaza, negli ultimi giorni vi abbiamo esortato a lasciare Gaza City ed il nord della Striscia e di spostarvi a sud del Wadi Gaza per la vostra sicurezza. Oggi vi informiamo che fra le ore 10:00 e le 13:00 (ora locale, ndr) Israele non colpirà l’itinerario indicato dalla nostra cartina per raggiungere quella zona”: lo ha reso noto su X il lingua araba il portavoce militare, Avichay Adraee. “Per la vostra sicurezza sfruttate questo breve lasso di tempo per andare a sud. Potete essere certi – conclude Adraee – che i dirigenti di Hamas hanno già provveduto alla protezione loro e delle loro famiglie”. L’esercito israeliano ha iniziato oggi lo sgombero della città di Sderot, situata a ridosso della striscia di Gaza, che è stata teatro di efferatezze da parte di commando di Hamas e che è stata colpita ripetutamente dai lanci di razzi. ”Non è questo il momento di restare in città”, ha detto il sindaco Allon Davidi. La città conta 30mila abitanti che avranno diritto di soggiornare in pensioni a spese dello Stato in luoghi più sicuri di Israele. Secondo i media, l’evacuazione non è obbligatoria e chi lo ritiene opportuno può restare nella propria abitazione. Israele avvierà “operazioni militari significative” solo una volta che i civili avranno lasciato Gaza: lo ha detto alla CNN il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). “La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l’area”, ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus. “È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore”. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh, secondo l’agenzia iraniana Irna. I due hanno discusso degli sviluppi della guerra tra Hamas e Israele, e convenuto di “continuare la cooperazione per raggiungere tutti gli obiettivi della resistenza e del popolo palestinesi”. E’ il primo incontro a questo livello dopo l’attacco dell’organizzazione terroristica in Israele il 7 ottobre. Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele è salito a 2.670, mentre i feriti sono 9.600. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità locale. Tre civili israeliani sono stati feriti da un missile anti tank a Shtula, nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere l’esercito, citato dai media. L’esercito sta ora rispondendo all’attacco colpendo da dove è partito il fuoco. Israele ha ucciso la scorsa notte nel sud della striscia di Gaza uno dei responsabili della strage avvenuta la settimana scorsa nel Kibbutz Nirim. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, secondo cui si tratta di Billal al-Kedra, comandante dell’unità di elite di Hamas nota come ‘Nukhba’ nella zona di Khan Yunes, nel sud della Striscia. In questo attacco, condotto da aerei da combattimento, ha precisato il portavoce, ‘”sono stati uccisi altri terroristi di Hamas e della Jihad islamica”. Hezbollah, il partito armato libanese filo-iraniano, ha rivendicato stamani l’attacco contro un carro armato israeliano nel settore centrale della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Lo riferisce la tv al Manar degli stessi jihadisti sciiti libanesi. L’inviato speciale cinese Zhai Jun sarà in Medio Oriente la prossima settimana per premere su un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hamas e per promuovere i colloqui di pace. Zhai, ha riferito il network statale Cctv, “visiterà il Medio Oriente allo scopo di coordinarsi con le varie parti per un cessate il fuoco, per proteggere i civili, per alleviare la situazione e per promuovere colloqui di pace”. La missione di Zhai era stata anticipata venerdì dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante la conferenza stampa con l’omologo Ue Josep Borrell, al termine del Dialogo strategico Cina-Ue. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto ieri un colloquio telefonico con l’omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud sulla crisi in Medio Oriente, rilevando che che le azioni di Israele “sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa”. Mentre Tel Aviv “dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell’Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza”. Entrambi, ha riferito una nota della diplomazia di Pechino diffusa oggi, “hanno espresso preoccupazione per la situazione in Israele e Gaza”. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha affermato in un post sui social media che aerei A-10, velivoli di supporto per l’ attacco al suolo, si uniranno presto agli F-15 già dispiegati nell’area. Lo riporta la Cnn. “Dotandoci di mezzi avanzati e integrandoci con le forze congiunte e di coalizione, stiamo rafforzando le nostre partnership e la sicurezza nella regione”, ha dichiarato in una nota il tenente generale Alexus Grynkewich, comandante della Nona Air Force. Il movimento degli aerei da guerra “rafforza la posizione degli Stati Uniti e migliora le operazioni aeree in tutto il Medio Oriente”, ha detto. L’evacuazione forzata di migliaia di malati dal nord di Gaza verso il sud del territorio potrebbe essere “l’equivalente di una condanna a morte”, ha avvertito ieri sera l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). “L’OMS condanna fermamente i ripetuti ordini israeliani di evacuare 22 ospedali che curano più di 2.000 pazienti nel nord di Gaza”, ha affermato in una nota. Lo spostamento di 2.000 pazienti nel sud di Gaza, “dove le strutture sanitarie sono già al massimo delle loro capacità e non sono in grado di assorbire un aumento considerevole del numero di pazienti, potrebbe equivalere a una condanna a morte” – afferma. “Stiamo assistendo al peggior massacro di ebrei dall’Olocausto. Stiamo assistendo a una crisi umanitaria a Gaza”: lo ha detto Joe Biden intervenendo a Washington ad una cena per la campagna a favore dei diritti umani. La maggior parte delle persone che vivono a Gaza, ha aggiunto, sono “famiglie palestinesi innocenti, che non vogliono avere niente a che fare con Hamas”. Sale da 27 a 29 il numero dei cittadini americani uccisi negli attacchi di Hamas in Israele: lo ha riferito un portavoce del dipartimento di stato Usa, aggiungendo che risultano anche 15 cittadini statunitensi e un residente permanente legale dispersi. “Stiamo lavorando 24 ore su 24 per determinare dove si trovano”, ha assicurato, ricordando la collaborazione con il governo israeliano “su ogni aspetto della crisi degli ostaggi, inclusa la condivisione di informazioni di intelligence”.
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