Dalle classi per disabili a Benito Mussolini “statista”, fino agli italiani che “hanno la pelle bianca”. L’intervista rilasciata alla Stampa dal generale, Roberto Vannacci, fresco di candidatura con la Lega, esplode nel weekend scelto da Fratelli d’Italia per lanciare la sfida delle europee. Grosse discussioni e polemiche dentro alla Lega, in seguito all’annuncio da parte del segretario Matteo Salvini della candidatura del generale Roberto Vannacci alle elezioni europee. Il suo calcolo per catturare consensi al di fuori dal perimetro leghista non funziona. A nemmeno 48 ore dall’annuncio Vannacci è andato ben oltre il prevedibile. E il leader si scopre solo, o quasi, a difenderlo, visto che in tanti lo avevano messo in guardia dall’affidarsi ad una figura così discussa e con posizioni talvolta molto lontane da quelle del partito. Si chiama fuori perfino Giancarlo Giorgetti, con una delle sue sintetiche dichiarazioni che lasciano il segno: “Vannacci? Non è della Lega”. Dentro la Lega le chat dei parlamentari sono bollenti. “C’è un grandissimo imbarazzo — confida un esponente di primo piano —. Sapevamo, e avevamo messo in guardia Matteo, che Vannacci avrebbe potuto metterci in difficoltà. Nessuno, però, pensava che l’incidente arrivasse ancor prima di depositare le liste”. Il Veneto è in fibrillazione. Qui, più che altrove, la scelta di puntare sul generale è risultata indigesta. Ma anche nelle valli lombarde è forte la preoccupazione che le uscite di Vannacci finiscano per appiccicare alla Lega un’immagine di partito di destra, con qualche venatura razzista, che non corrisponde, almeno in buona parte, alla sua storia (c’è chi non smette di ricordare il sempre proclamato antifascismo di Umberto Bossi). Dal quartier generale salviniano arriva solo un comunicato, attribuito a generiche “fonti leghiste”, per spiegare che “Vannacci è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega”. Critiche a queste specifiche parole sono arrivate anche dai partiti di centrodestra alleati con il Carroccio. “Ognuno risponde di ciò che dice. Non commento ciò che non condivido. Noi la posizione netta la prendiamo sulle cose che diciamo, tutto ciò che non ci appartiene è escluso”, ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, Tommaso Foti. “Noi ci preoccupiamo di fornire agli italiani le migliori candidature possibili perché grazie anche, e soprattutto, alle attività di governo di Giorgia Meloni l’Italia cambi questa Europa”, ha concluso Foti. “Per attrarre una forzata attenzione con sparate ad effetto si può ottenere il risultato di enunciare vere e proprie frescacce”. Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, ha respinto con forza il giudizio di Vannacci sui disabili. “Questo pare sia accaduto al generale Vannacci parlando di disabilità e diversità; argomenti invece seri che toccano l’intima sensibilità di ognuno a cui occorre dedicare rispetto e comprensione – ha aggiunto-. Elucubrazioni poco da intellettuale e più da Capitan Fracassa di cui non se ne sentiva proprio il bisogno”. Non è da meno il presidente di Noi Moderati: “Non entriamo nel merito di scelte altrui, ma la parole del generale Vannacci, in particolare quelle sulla Scuola e i disabili, sono incompatibili, anzi, contrarie ai nostri valori di inclusione, comuni a tutto il centrodestra – ha sottolineato Lupi -. Un uomo delle istituzioni qual è un alto ufficiale dell’Esercito, anche quando concorre per un ruolo politico, dovrebbe sempre esprimersi in piena consonanza con i valori costituzionali”. Nella Lega il malumore non è più nascosto ma tutto dipenderà da come andranno queste elezioni. Se il partito, che già è consapevole che perderà due terzi dei suoi europarlamentari, terrà almeno sopra il 9 per cento e Vannacci porterà un numero consistente di voti, i malumori verranno spazzati via. Altrimenti Salvini dovrà render conto internamente delle sue scelte. Anche perché la Lega ora si aspetta di mandare a Strasburgo non più di 8-9 eletti, e Vannacci è sicuro di un seggio che quindi sarà a scapito di qualche nome forte del partito. Intanto Salvini non si è espresso sulle affermazioni scivolose del suo candidato e secondo il Corriere della Sera già prepara la prima uscita pubblica insieme al generale martedì prossimo, alla presentazione del suo Controvento al Tempio di Adriano. La presenza del militare non è ancora ufficiale ma il vicepremier intende blindare il suo candidato e lanciarlo in campagna elettorale. Le dichiarazioni di sabato alla Stampa hanno fatto molto discutere anche al di fuori della Lega, soprattutto per via del passaggio riguardante le classi separate per gli studenti con disabilità. Il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana (CEI), Francesco Savino, ha risposto a Vannacci che “queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia. Le classi separate riproducono i ghetti. La separazione in classi diverse per i fratelli disabili significa che sono da emarginare o guardare con sospetto. E invece loro hanno tante abilità che noi non abbiamo”. È stato molto critico anche il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, per cui “la separazione basata su una condizione fisica è discriminatoria. Lo dice la Costituzione, le leggi, le circolari”. Critiche feroci anche dall’opposizione. Dopo l’intervista interviene in un tweet la dem Anna Ascani, che scrive: “Classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità. Il piano delirante e razzista di Vannacci. Vergogna. I ministri Valditara e Locatelli non hanno nulla da dire sul candidato del loro partito?”. Chiama in causa Locatelli anche il capogruppo di Italia Viva alla Camera Davide Faraone: “Il partito che esprime il ministro per la Disabilità è lo stesso che alle europee candida Vannacci che propone le classi speciali per le ragazze e i ragazzi con disabilità. E per mantenere alto il suo profilo razzista sentenzia che gli italiani hanno la pelle bianca e che Mussolini è uno statista. Questa è la Lega di Matteo Salvini che si prepara alle elezioni europee. Locatelli prenda le distanze da una simile assurdità”. Identica posizione anche dagli esponenti M5s in commissione Cultura: “Delirante le parole di Vannacci, pericolose e offensive. Propaganda una ghettizzazione disumana dei bambini, in contrasto con i valori più profondi della nostra Costituzione e con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Cosa ne pensano i ministro Locatelli e Valditara? Difenderanno la scuola pubblica italiana e gli studenti disabili dai deliri di Vannacci o avalleranno con il loro silenzio un’idea che riporta agli anni più bui e terribili del secolo scorso?”. Il leader di Azione Carlo Calenda sui social scrive: “Dunque Vannacci è candidato. Ho fatto un confronto con lui poche settimane fa. Vannacci va benissimo per Salvini. Sono tutto e sono niente, sono marketing e distintivo”.
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