Immaginate un matrimonio al quale non è stata invitata la sposa. È quello che ha fatto sul piano amministrativo Ernesto Di Serio. Il presidente della commissione Lavori pubblici e Urbanistica ha esteso l’invito alla seduta di stasera (14 luglio) con all’odg il Puc praticamente a tutti, oltre che ai capigruppo anche alle consigliere indipendenti, ma ha dimenticato(?) di convocare il responsabile del servizio, ovvero il nuovo capo dell’Utc Lucio Donnarumma, e quello del procedimento Vito Buonomo (clicca qui). Cioè coloro i quali dovranno apporre il visto di legittimità allo strumento urbanistico. La sposa, appunto, per citare Kill Bill. Ma se Di Serio dovesse finire come Bill nel celebre film di Tarantino per lui si metterebbe davvero male. Beatrix si vendica di tutti e tutte a colpi di katana e di arti mozzati di netto. Alla riunione sarà invece presente Antonio Memoli, redattore del Piano. Com’è normale che sia l’architetto ovviamente tesserà le lodi del suo lavoro: “Acquaiuo’, l’acqua è fresca? Comm’ ‘a neve!”. Ma leggendo tra le pieghe del Puc, adottato quando Di Serio era assessore all’Urbanistica, vengono a galla non poche perplessità. Una in particolare riguarda proprio l’attuale presidente della commissione Lavori pubblici e urbanistica. Nell’ambito del comparto C2 Nord-Ovest di via Libertà un terreno agricolo di circa 3mila mq di proprietà di Elpidio Pezzella da agricolo è diventato edificabile.

Elpidio Pezzella e Ernesto Di Serio

Nulla di male, si potrebbe eccepire. Se non fosse che Elpidio Pezzella non è uno qualunque. Innanzitutto è stato presidente del Consorzio attuatore del piano di riqualificazione urbana di via Libertà. In secondo luogo è uno degli imprenditori (pochi) che hanno costruito gli alloggi in convenzione con il Comune di Sant’Arpino. Pezzella ha realizzato il Parco degli Orologi, un complesso residenziale composto da una ventina di appartamenti ancora in corso di completamento. Indovinate chi è il progettista? L’architetto Ernesto Di Serio. Il proprietario del Parco degli Orologi ha ottenuto il permesso di costruire, guarda caso, poco dopo l’elezione di Di Serio a consigliere comunale. Eppure la concessione era stata richiesta già da tempo. Ma giaceva agonizzante nei cassetti dell’ufficio tecnico. Poi la miracolosa accelerazione della pratica. Diamo per scontato che sia tutto legale. Stiamo parlando di un esponente della maggioranza capeggiata da Dell’Aversana, quindi il rispetto della legalità è scontato, no? Ma sull’opportunità politica c’è poco da discutere. Il conflitto di interessi è nitido come il sole d’agosto. Rituffiamoci nel terreno agricolo divenuto come per magia edificabile. Un’altra stranezza è rappresentata dal colore. Una zona grigia in mezzo a un mare di verde. In pratica, solo su quell’appezzamento è possibile costruire mentre tutt’intorno non si può. Una sorta di oasi nel deserto che ovviamente fa lievitare alle stelle il valore del suolo. Non solo. Dalla comparazione dei grafici (foto in basso) risulterebbe un aumento di superficie (più di 3mila mq) dopo l’approvazione del Puc. Com’è possibile? È un’illusione ottica? Un errore materiale? In caso contrario si tratterebbe di falso in atto pubblico. Un reato gravissimo soprattutto se riguardante il Puc. In pratica, confrontando ora i due grafici, la zona grigia, è proprio il caso di dire, è diventata più ampia. Al netto di eventuali irregolarità ritorna il tema del conflitto di interessi. Il progettista Di Serio, che da architetto cura gli affari del privato Pezzella, ha il giusto distacco per fare gli interessi della collettività quando indossa gli abiti dell’amministratore locale? Lasciamo la risposta ai cittadini perché se dovessero decidere Beatrix o Tarantino finirebbe in un bagno di sangue.    

(continua…)

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