Giuseppe Massaro e Antonino Santillo

Se nemmeno tre consiglieri comunali sono riusciti nell’impresa di ottenere la documentazione sull’appalto diretto da 30mila euro alla Ge.Fin.Pa, è più lecito di prima nutrire fondati dubbi sulla legittimità del famigerato affidamento conferito da Valeria Vellone alla ditta italo-ucraina. Se neppure il segretario comunale Assunta Mangiacapre è stato in grado di fornire tutte la “carte” a tre rappresentanti del popolo, è palese che la costosissima consulenza per redigere gli strumenti contabili approvati in consiglio dalla “nuova” maggioranza sia un rebus tutto da decifrare. Se il sindaco Antonino Santillo e il presidente dell’assise Giuseppe Massaro, paladini della trasparenza e della legalità a mezzo social, non hanno proferito “verbo” su un caso fin dall’inizio apparso scandaloso, come è emerso dall’inchiesta di Italia Notizie, vuol dire che alle “chiacchiere e ai distintivi” virtuali non corrispondono fatti e provvedimenti concreti. Eppure in gioco ci sono 30mila euro di soldi pubblici. In ballo ci sono atti amministrativi cuciti su misura. In discussione ci sono nomi come quello di Svitlana Vasechko, cittadina ucraina, proprietaria della Ge.Fi.Pa, e di Salvatore Sciaudone, consulente della ditta, sotto processo per peculato e falso (clicca qui). La triade Vellone-Vasechko-Sciaudone proviene da quel di Falciano del Massico, paese di 3mila abitanti. Non è difficile ipotizzare un possibile conflitto di interessi. E quando ottenne l’affidamento diretto la società era nata da 7 mesi. È molto probabile quindi che la Ge.Fin.Pa. non possedesse le pregresse esperienze lavorative come invece indicato nella determina di Vellone, all’epoca responsabile a scavalco del settore finanziario del comune di Orta di Atella.

Valeria Vellone, Salvatore Sciaudone e Svitlana Vasechko

Se non è così. Se è tutto in regola. Se l’inchiesta di Italia Notizie è infondata si produca, hic et nunc, la documentazione richiesta, prima dai consiglieri di Fare Democratico per Orta Verde Nicola Margarita e Antonio Sorvillo, poi da Mena Capasso di Orta al Centro. La produzione degli atti è un obbligo di legge. Non è una cortesia. Non si tratta di bon ton istituzionale, ma di rispetto della normativa sul sindacato ispettivo in capo ai membri del civico consesso. Ma finora, dopo due quasi due mesi dalla prima richiesta di accesso agli atti protocollata il 24 gennaio da Margarita e Sorvillo, mancano i documenti essenziali. Il segretario comunale infatti si è limitato a fornire provvedimenti già presenti sull’albo pretorio. Niente di più. I due esponenti di Fare Democratico per Orta Verde, gruppo politico-consiliare capeggiato da Ferdinando D’Ambrosio, in particolare hanno chiesto visione e copia della proposta di affidamento o documentazione preparatoria, la relazione o documenti di supporto alle decisioni assunte e la documentazione delle pregresse attività lavorative svolte dalla società. Ma poco o nulla è stata consegnato. Da qui la successiva diffida di Margarita e Sorvillo per ottenere entro 10 giorni tutte le “carte”. Richiesta caduta nel vuoto. E ora l’appalto alla Ge.Fin.Pa. approderà in altre sedi, quelle dell’autorità giudiziaria. “In caso di ulteriore inadempienza – annunciarono i due consiglieri – gli scriventi si vedranno costretti a segnalare la questione agli organi competenti”. Una cosa è certa: Margarita e Sorvillo saranno di parola.

Meno Capasso

Un “trattamento” peggiore è stato riservato alla consigliera Capasso. Alla sua richiesta di accesso agli atti, presentata il 3 febbraio, il segretario comunale non ha dato alcun seguito, costringendo l’esponente di Orta al Centro a protocollare un sollecito alla stessa Mangiacapre, al neo responsabile del settore finanziario Pasquale Della Valle e alla Prefettura di Caserta. “Considerato che – si legge nella nota – vige il principio della continuità amministrativa tra i diversi funzionari che si alternano nella copertura di un incarico di responsabile di elevata qualificazione con posizione organizzativa; è abbondantemente spirato il termine per la consegna di della documentazione richiesta; sollecita la consegna dei documenti elencati nella missiva prot. 3058 del 03/02/2025”. Ecco cosa è stato chiesto nella missiva in questione:
• Modalità di scelta dell’operatore economico GE.FIN.PA. S.R.L.S., con sede in Mondragone, in via Fiumara 11, C.F./P.IVA: 04799050614;
• Categoria specifica dei servizi individuati e affidati;
• Verifica idoneità tecnico professionale dell’operatore economico scelto ovvero verifica
dei requisiti di cui agli art. 94-978 del DLgs. 36/2023;
• Elenco prezzi delle singole prestazioni professionali;
• Verifica dei requisiti, verifica della regolarità contributiva, verifica agenzia delle entrate/riscossione di cui all’art. 48bis DPR602/73 (importo>5000,00€)
• Copia del contratto di appalto con estremi di registrazione.

Assunta Mangiacapre

Nel recente sollecito Capasso pone un tema centrale, quello del “principio della continuità amministrativa”. Gli enti locali non sono un circolo ricreativo. Non è che quando se ne va un funzionario dice “arrivederci e grazie” e tutto finisce lì. Deve per legge dar conto del suo operato pregresso. In caso contrario spetta al segretario comunale e al responsabile subentrato attivare tutte le procedure normative per ottenere la documentazione richiesta dai consiglieri comunali. Se Vellone non fornisce gli atti, entrambi, ossia Mangiacapre e Della Valle, sono tenuti a rivolgersi alle autorità competenti, inclusa la magistratura. Rientra nelle loro prerogative di pubblici ufficiali. Un obbligo ancor più stringente per il segretario comunale nella sua qualità di responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione. Non sappiamo se ci vorrà poco o molto tempo per fare chiarezza su una vicenda torbida. Ma prima o poi si farà. Noi siamo fiduciosi e sereni. Chissà gli altri…

Mario De Michele

CLICCA QUI PER LA DETERMINA APPALTO A ORTA DI ATELLA

CLICCA QUI PER LA VISURA STORICA DELLA GE.FIN.PA S.R.L.S

CLICCA QUI PER LA VISURA STORICA DELLA SOGEST S.R.L.S.

CLICCA QUI PER IL PRIMO APPALTO A FALCIANO DEL MASSICO
CLICCA QUI PER IL SECONDO APPALTO A FALCIANO DEL MASSICO
CLICCA QUI PER IL PRIMO APPALTO A PORTICO DI CASERTA
CLICCA QUI PER IL SECONDO APPALTO A PORTICO DI CASERTA
CLICCA QUI PER IL TERZO APPALTO A PORTICO DI CASERTA
CLICCA QUI PER IL QUARTO APPALTO A PORTICO DI CASERTA

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui