Patenti nautiche comprate a 2.000 o 3.000 euro senza dover sostenere l’esame. È quanto scoperto nell’ambito di indagini svolte dalla Guardia Costiera di Salerno che questa mattina ha eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro persone e perquisizioni domiciliari su tutto il territorio nazionale nei confronti di 70 indagati. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Secondo quanto ritenuto dal gip del Tribunale salernitano, le patenti nautiche venivano acquistate grazie al pagamento di somme di denaro senza che i beneficiari dovessero sostenere il relativo esame teorico e pratico, con la complicità di un sottufficiale della Capitaneria di Porto. Le indagini, coordinate dalla Procura di Salerno, sono state avviate a seguito di alcune anomalie riscontrate nel corso di un’ordinaria verifica interna sulle procedure di rilascio delle patenti nautiche. Le 70 perquisizioni domiciliari hanno avuto come finalità la ricerca delle patenti nautiche ed altro materiale utile alle indagini. Sono stati trovati e sequestrati titoli abilitativi e denaro contante per un totale di più di 50mila euro, ritenuto profitto del reato di corruzione. Le patenti nautiche, rilasciate su stampati autentici e ritualmente registrate agli atti d’ufficio per farle risultare regolari a un primo e superficiale controllo, venivano consegnate a fronte di un pagamento che per l’acquirente finale, poteva variare dai 2mila ai 3mila euro a seconda degli intermediari e dell’abilitazione richiesta (entro le 12 miglia o senza limiti). Le patenti acquisite illegittimamente, pertanto, sarebbero state «vendute» a persone residenti su tutto il territorio nazionale, facendo di Salerno una sorta di centrale operativa e di smistamento dei titoli abusivi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui