Il volo Egyptair MS705 Il Cairo-Milano Malpensa con a bordo Patrick Zaki, un Boeing-737, è decollato alle 14.14 egiziane (le 13.14 in Italia) dalla capitale egiziana, quindi con quasi 20 minuti di ritardo ma arrivo schedulato alle 16.43 italiane, quindi in leggero anticipo rispetto alle 16.50 previste, come risulta dall’applicazione Flightradar24. “Adesso si vola”, ha scritto Patrick confermando di essere a bordo. “Sono felice di essere sulla via verso l’Italia. Un grazie a Bologna, un grazie a tutti, un grazie agli italiani che hanno lavorato in questi tre anni per giungere a questo momento”, sono state le sue prime parole giunto stamani al terminal 3 dell’aeroporto del Cairo. “Un grazie al governo italiano per quello che ha fatto negli ultimi giorni, ho veramente apprezzato tutto quello che hanno fatto”, detto Patrick Zaki a giornalisti all’aeroporto del Cairo. “Sono veramente emozionato di essere qui”, ha premesso. “Un grazie alla diplomazia italiana in Egitto”, ha aggiunto citando l’Ambasciatore d’Italia al Cairo, Michele Quaroni, e il consigliere Marco Cardoni. “Auguratemi buona fortuna, spero di essere lì in poche ore”: lo ha detto Patrick Zaki entrando all’aeroporto del Cairo assieme alla fidanzata Rény Iskander e alla sorella Marise. A salutarli all’esterno del terminal 3 c’era la madre di Patrick, la signora Hala, visibilmente commossa, e il padre George. La “buona fortuna” che il ricercatore egiziano si è augurato era implicitamente ma chiaramente legata al fatto che la revoca del suo divieto di espatrio doveva essere formalizzata solo oggi a mezzogiorno ora egiziana, quindi meno di due ore prima del decollo con un volo Egyptair per Milano Malpensa da prendere per poi proseguire in auto verso Bologna. Ancora ieri uno dei suoi avvocati aveva ricordato all’ANSA che l’unico modo per accertarsi della revoca di un divieto di espatrio, in Egitto, è quello di fare il tentativo di passare al controllo passaporti con un biglietto aereo, come sta facendo Patrick.