Danni ai faraglioni e al proto di Napoli per raccolta di datteri di mare, ben 19 le misure cautelari notificate dalla Guardia di Finanza: devastazione ambientale attuata per scavare dalle rocce del Porto di Napoli e anche dei Faraglioni di Capri per prelevare dalle rocce i “datteri di mare”, estratti picconando e infliggendo un grave danno all’ecosistema marino. L’ecosistema sarebbe stato desertificato. L’inchiesta, diretta dalla Procura di Napoli, è stata condotta dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, ed ha consentito di identificare due sodalizi criminali, dediti, con modalità organizzate e professionali, alla raccolta indiscriminata di datteri di mare nel golfo partenopeo. Le indagini sono durate addirittura anni, con i sodalizi che avevano stabilito un vero e proprio rapporto di mutua assistenza per procacciare il prodotto ittico, specie nei periodi di maggiore domanda, in particolare in coincidenza delle festività natalizie e pasquali: per un chilo di datteri gli acquirenti erano disposti a pagare fino a 200 euro. Nel corso delle indagini sono stati più di cento i soggetti che operavano nel commercio del dattero di mare. Nelle conversazioni veniva spesso utilizzato un codice segreto per evitare il riferimenti al dattero di mare.

Nei confronti di sei indagati è stata è scattata la misura custodiale in carcere, per altri sei è stata invece decisa la custodia domiciliare. Quattro, inoltre, saranno obbligati a presentarsi quotidianamente presso gli uffici della Polizia Giudiziaria e per tre è stato disposto il divieto di dimora. Tra gli indagati anche due militari, favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, che non potranno dimorare nella Regione Campania.

Sequestrati anche tre locali commerciali, siti in Napoli ed in Castellammare di Stabia, dove i datteri venivano portati per poi finire in commercio, due natanti utilizzati dagli indagati per recarsi sui punti di prelievo della specie protetta, lo strumentario adoperato per compiere materialmente l’attività ed alcune somme in denaro.

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