TRENTOLA DUCENTA – I militari della Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito questa mattina due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Michele Zagaria e di un suo prestanome, Luigi Cassandra.

Zagaria, ancora latitante, avrebbe utilizzato non solo Cassandra, arrestato all’alba nella sua abitazione e trasferito nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ma anche familiari di questo, per impiegare il proprio denaro frutto di vari reati tra cui l’estorsione e altri delitti contro il patrimonio, commessi come capo del clan camorristico dei Casalesi. Le indagini hanno riguardato inoltre altre sei persone, di cui tre donne, tutti residenti a Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, che a vario titolo hanno partecipato alla costruzione di un vasto complesso immobiliare situato in quel Comune, nel frattempo dichiarato agibile seppure costruito su un terreno tuttora destinato a uso agricolo. La struttura sottoposta a sequestro preventivo e’ composta da piu’ piscine, un ampio bar, un importante ristorante, un’annessa sala da ballo e un’elegante palazzina di tre piani destinata ad abitazioni per i familiari dell’arrestato, completamente circondato da un alto muro di cinta. Ulteriori sequestri hanno riguardato cinque societa’ operanti nel tempo e utilizzate per il reinvestimento del denaro, in tal modo ripulito, nonche’ numerosi conti correnti bancari e strumenti finanziari assicurativi. Il complesso turistico sportivo chiamato Night and Day operativo ormai da qualche anno era normalmente frequentato dalla cittadinanza locale soprattutto nel periodo estivo. All’interno si sarebbero svolti dei veri e propri summit tra gli esponenti di vertice della camorra casertana, per la composizione dei diversi illeciti interessi. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, e dai sostituti procuratori, Conzo e D’Alessio. Le stesse hanno avuto origine nei primi mesi del trascorso 2010 e sintetizzano le dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia nonche’ gli esiti delle attivita’ investigative tecniche e bancarie, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta. Gli investigatori hanno scoperto che l’imprenditore, sulla carta privo delle necessarie disponibilita’ economiche, approfittando dei vari incarichi politici ricoperti nel corso degli anni, quale assessore ai lavori pubblici, alle finanze e all’urbanistica, ed avvalendosi della forza intimidatrice del clan dei casalesi, aveva realizzato il citato centro sportivo e la palazzina su un terreno destinato ad esclusivo uso agricolo, impiegando i mezzi finanziari che gli venivano forniti dai camorristi. In tal modo, era possibile per il clan reimpiegare i proventi delle attivita’ delittuose in un’attivita’ commerciale formalmente regolare e di riutilizzare i relativi guadagni.

E’ stato consigliere comunale e poi assessore ai Lavori Pubblici, alle Finanze e all’Urbanistica nel comune di Trentola Ducenta (Caserta), Luigi Cassandra, l’imprenditore arrestato oggi dalla Guardia di Finanza e accusato di essere prestanome del boss latitante Michele Zagaria al termine delle indagini della Dda che hanno portato al sequestro di un complesso sportivo. Secondo l’accusa l’imprenditore, ufficialmente privo delle necessarie disponibilità economiche, “approfittando dei vari incarichi politici ricoperti nel corso degli anni ed avvalendosi della forza intimidatrice del clan dei casalesi, aveva realizzato il centro sportivo e la palazzina su un terreno destinato ad esclusivo uso agricolo, impiegando il denaro fornito dai casalesi”. Il complesso sportivo ‘Night and Day’ è composto da più piscine, un ampio bar, un ristorante, un’annessa sala da ballo e un’elegante palazzina di tre piani destinata ad abitazioni per i familiari dell’arrestato, l’imprenditore Luigi Cassandra, completamente agibile seppure costruito su un terreno agricolo, e circondato da un alto muro di cinta. Dalle risultanze delle indagini, secondo l’accusa, è emerso che Zagaria avrebbe utilizzato non solo Cassandra ma anche familiari di quest’ultimo, per riciclare denaro accumulato non solo attraverso traffici illeciti ma soprattutto estorto ad operatori economici ed imprenditori dell’agro aversano e del litorale domiciano. Nell’operazione conclusa dalle Fiamme Gialle risultano coinvolte altre sei persone, tra cui tre donne, che a vario titolo hanno partecipato alla costruzione del vasto complesso immobiliare a Trentola Ducenta, piccolo centro agricolo dell’agro aversano. Il provvedimento della magistratura napoletana ha riguardato anche il sequestro di 5 società operanti nel tempo e utilizzate per il reinvestimento del denaro, in tal modo ripulito, nonché numerosi conti correnti bancari e polizze assicurative. Il complesso turistico sportivo, operativo ormai da qualche anno, era normalmente frequentato dalla cittadinanza locale soprattutto nel periodo estivo. All’interno si sarebbero svolti dei veri e propri vertici tra gli esponenti di primo piano della camorra casertana. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia, Federico Cafiero de Raho, e dai sostituti procuratori, Conzo e D’Alessio, hanno avuto origine nei primi mesi dello scorso anno e sintetizzano le dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia nonché le risultanze delle attività investigative tecniche e bancarie, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta.

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