P-A-R-E-N-T-O-P-O-L-I. Lo scriviamo a lettere cubitali perché quello che ha combinato il duo Rany Pagano-Antonio Tatone nell’approvazione di ben 12 varianti al Piano regolatore generale è talmente “contra legem” da non crederci. È pur vero che durante il dominio incontrastato ultradecennale al Comune di Casaluce, “dittatura” che prosegue tuttora, l’ex primo cittadino Pagano, oggi assessore a Lavori Pubblici e Urbanistica, e Tatone, sindaco in carica, hanno eccelso per una gestione “ad personam”, però dall’inchiesta di Campania Notizie sta venendo a galla un “sistema” imperniato su intrecci familiari e amicali da film dell’orrore. Un cerchio tragico per la collettività con l’anteposizione degli interessi particolari ai danni di quelli generali. Nelle nostre due precedenti puntate abbiamo trattato il caso Progetti Industriali, ditta beneficiaria del progetto varato dal consiglio comunale il 7 dicembre 2018.

La società ha avuto il via libera per costruire un insediamento per “la produzione di cassette in legno per l’ortofrutta e la movimentazione di merci di ogni genere”. Area di 6.270 mq. L’amministratore unico della società è Marialuisa Verolla, compagna dell’architetto Pasquale Riccardo, re dei progettisti locali, in ottimi rapporti con Pagano e Tatone. In seconda battuta abbiamo parlato del “favore” di cui ha beneficiato Luca Picone, fratello di Carmine Picone, già consigliere comunale di maggioranza nell’era Pagano, suocero di Raffaela Migliore, attuale esponente del team consiliare di Tatone. La ditta Picone Logistic ha incassato la variante al Prg per realizzare su un terreno di 4.756 mq un insediamento per la “produzione di biciclette a pedalata assistita e vendita di prodotti non alimentari”.

Il “sistema” è sempre lo stesso: imprimere sulle varianti al Prg il marchio della “valenza pubblica” degli interventi, nonostante sia solare che gli unici interessi tutelati siano quelli privati, o meglio di parenti e amici dell’amministrazione comunale. Un’ulteriore dimostrazione “sistematica” arriva dal progetto al centro della puntata odierna dell’inchiesta di Campania Notizie. Il protagonista è Gennaro Fibrino. Il titolare della Fibservice ha ottenuto il cambio di destinazione d’uso di un capannone agricolo in attività produttiva e terziaria. Il permesso prevede “produzione, lavorazione e commercializzazione di materiali edili, realizzazione di mattoni ecologici attraverso il recupero di materiale inerte”. Un affarone. L’estensione complessiva dell’area è di 7.354 mq. L’autorizzazione al proprietario della Fibservice è l’emblema del nepotismo. Tatone, che all’epoca della concessione era assessore ai Lavori pubblici della giunta Pagano, è il nipote di Fibrino. Già in passato la società dello zio del sindaco ha usufruito di permessi e affidamenti chiacchierati. Ma stavolta Pagano e Tatone si sono superati. In peggio. La tragedia è che continuano a mietere più “vittime” del Coronavirus.

Mario De Michele

(continua…)

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