“Credo che sia realizzato un classico di giustizia politica”. Cosi’ il deputato di Popolo e Territorio, Vincenzo D’Anna, commenta la decisione della giunta di Montecitorio di votare a favore della richiesta di arresto avanzata nei confronti di Nicola Cosentino. D’Anna, il parlamentare che aveva nella scorsa seduta del 21 dicembre formalizzato la richiesta di un rinvio della giunta per esaminare la nuova documentazione fatta pervenire poco prima dallo stesso Cosentino, non manca di attaccare la posizione del Carroccio: “e’ stato dirimente il voto dei due commissari leghisti che si erano spesi, nel dibattito, a favore delle tesi di Cosentino”, dice e sottolinea che Luca Rodolfo Paolini, capogruppo del Carroccio in giunta, “e’ stato il piu’ puntuale di tutti” nell’esame delle carte.

Quindi, conclude: “e’ stata scritta una bruttissima pagina. La commissione dovrebbe svolgere un altro ruolo rispetto all’aula” valutando gli argomenti. “Se si e’ raggiunto un determinato risultato perche’ un capo partito lo dice” allora significa che Cosentino “e’ un prigioniero politico”.

 

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