MADDALONI – Si fingeva capitano della Guardia di finanza per adescare donne sui social network, ma e’ stato arrestato dai finanzieri, veri questa volta, della compagnia di Maddaloni e accusato di associazione per delinquere, in concorso con altre persone e sostituzione di persona.

Il finto capitano di 31 anni, conosceva donne in cerca di marito su Facebook e Badoo, spacciandosi per ufficiale dei baschi verdi di cui esibiva persino un tesserino. Arrivava a partecipare con la ‘fidanzata’ di turno a corsi prematrimoniali, ma a tutte chiedeva prima o poi denaro “per la madre malata”. Le fiamme gialle hanno calcolato che sono state truffate, in 10 anni di ‘attivita”, piu’ di 260 persone tra donne e uomini di chiesa, ai quali il millantatore aveva chiesto denaro per costruire la nuova chiesa della citta’ di Maddaloni. Denunciati anche due fratelli e la madre dell’arrestato. Nella sua abitazione e’ stato trovato anche un tesserino finto di appartenenza al corpo.

Avevano un’eta’ compresa tra 15 e 35 anni le giovani donne adescate dal falso capitano della Finanza Davide Mataluna, il cui vero nome e’ Giuseppe Vinciguerra, 31 anni di Maddaloni, comune del Casertano. L’ultima ragazza conosciuta, residente a San Prisco, appena un anno fa, lo ha denunciato facendo scattare le indagini condotte dal capitano Salvatore Tramis e coordinate dai pm Carlo Fucci e Patrizia Dongiacomo. L’uomo e’ stato arrestato in fragranza, in quanto scoperto con il falso tesserino delle Fiamme Gialle che spesso utilizzava per non pagare il conto nei ristoranti in cui conduceva le sue vittime, ma deve rispondere di un numero imprecisato di truffe perpetrate nell’arco di oltre dieci anni. Per riuscire nel raggiro, Vinciguerra si serviva di due amici (i fratelli D.S.A. e D.S.P. di 32 e 28 anni) e soprattutto della madre (C.F. di 69 anni), con cui avrebbe creato una vera e propria societa’, dividendone i profitti. All’anziana donna presentava spesso le compagne del momento; in alcune circostanze, hanno accertato i finanzieri, si sarebbe fatto prestare dei soldi con la scusa che la madre era malata. L’ultimo colpo, quello che gli e’ costato il carcere, ai danni di una ragazza di San Prisco che aveva conosciuto su un social network (Badoo). Il falso capitano l’aveva convinta a sposarlo e a sborsare circa 7500 euro per i preparativi delle nozze: 500 euro per l’anticipo del pranzo nuziale, 750 euro per il fotografo, 1.000 euro per il cantante e 3.000 euro per sostenere le spese di cura della madre. La ragazza aveva anche frequentato insieme al falso ufficiale il corso prematrimoniale presso la Parrocchia Santa Maria di Costantinopoli di San Prisco anticipando inoltre una somma di denaro per il pagamento dei mobili che la stessa aveva scelto per arredare la futura casa da sposi pari a 28 mila euro.

Solo il provvidenziale intervento del padre della ragazza ha impedito il matrimonio costringendo il truffatore a scomparire nel nulla. Ma negli anni, hanno accertato i finanzieri, piu’ volte Vinciguerra, dopo le truffe, si era dileguato per un po’ senza pero’ mai abbandonare il territorio di lavoro, ovvero la provincia di Caserta e la zona di Cassino. Usando come unico travestimento quello di falso capitano, e’ riuscito a convincere parecchie persone, anche suoi concittadini, circa la costruzione di una nuova parrocchia a Maddaloni.

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