Una partecipazione di massa mai vista prima. Una protesta “storica”. Settemila persone in corteo per dire “no” all’inceneritore a Giugliano.  In prima fila i bimbi delle elementari e le foto scioccanti dei piccoli morti di leucemia. Solo un coro di “vergogna, vergogna”, poi la marcia silenziosa ha attraversato il corso Campano da piazza Matteotti, per poi ritornare al punto di partenza da via Roma, dove è stato letto un documento col quale si chiedono la bonifica e la raccolta differenziata.

Tra gli applausi l’intervento di padre Patriciello e delle madri di Acerra. La grande adesione (commercianti, associazioni, sindaci e politici) non è l’unico successo della mobilitazione partita su Facebook due mesi fa. Ieri dalla Regione i sindaci sono tornati con una buona notizia: il bando per l’inceneritore potrebbe essere addirittura sospeso. All’incontro, i sindaci (per Giugliano erano presenti i comissari prefettizi) e i consiglieri regionali Topo e Gabriele, assieme alla deputata Palma, hanno fatto presente che, però, i conti non tornerebbero rispetto alla scadenza del bando regionale, fissata per l’11 ottobre. Così, l’orientamento sarebbe quello di prendere tempo avvalendosi della legge 87, la stessa invocata in più occasioni e finora disattesa, che prevede che le aree mai bonificate non possano ospitare nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Ipotesi al vaglio dei tecnici e che prenderanno forma solo dopo il confronto con i lavori in partenza al ministero. Intanto, lunedì la Regione pubblicherà un bando per assegnare 5 milioni di euro ai comuni della terra dei fuochi per potenziare i sistemi di videosorveglianza.

Foto in esclusiva di Campania Notizie (Fotoreporter Vincenzo Viglione)

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 


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