“Come noto mons. Scarano “era stato sospeso dal servizio presso l’Apsa da oltre un mese”. La Santa Sede “non ha ancora ricevuto alcuna richiesta sulla questione dalle competenti autorità italiane ma conferma la sua disponibilità a una piena collaborazioné. Lo ha detto padre Federico Lombardi. Il portavoce vaticano ha aggiunto che la “competente autorità vaticana, l’Aif, segue il problema per prendere, se necessario, le misure appropriate di sua competenza”.

Padre Lombardi ha ricordato che la sospensione dal servizio di mons. Scarano come controllore dell’Apsa è stata “automatica”, perché è prevista dal Regolamento della Curia romana in casi come questi: “il Regolamento impone la sospensione cautelare per le persone per cui sia stata iniziata un’azione penale”. Padre Lombardi ha precisato che come dipendente vaticano mons. Scarano può avere un conto allo Ior, ma non è automatico che tutti i dipendenti vaticani lo abbiano. “Io non ho un conto allo Ior”, ha risposto a una domanda in tal senso dei giornalisti. Padre Lombardi ha precisato che di per sé la commissione istituita due giorni fa dal Papa sullo Ior non ha competenze in questa vicenda, avendo “un compito di carattere generale”, “in questo caso – ha aggiunto – è l’Aif” l’autorità deputata a seguire il caso. Alla domanda se il Papa sia stato informato dell’arresto di mons. Scarano, padre Lombardi ha detto di non avere informazioni in proposito, e di immaginare che della vicenda di Scarano che ha portato oltre un mese fa alla sua sospensione dall’Apsa il Papa fosse informato. Padre Lombardi ha aggiunto di non avere informazione su dove risiedesse attualmente mons. Scarano, se in via della Scrofa o altrove.

 

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