Vanno a gonfie vele gli affari in casa Aletta-Papa. È proprio una famiglia fortunata. Tanto ben di Dio dipende sicuramente da qualche santo in Paradiso. Non si spiega altrimenti perché a Michele Aletta (nella foto in alto a destra), che ha sposato la sorella del vicesindaco Salvatore Papa (nella foto in alto a sinistra), il Comune di Succivo regali 182 euro al mese di integrazione salariale come lavoratore socialmente utile. Per grazia ricevuta Aletta fu designato ad occuparsi dell’isola ecologica. Mai scelta fu più azzeccata. Perché? Per evitare querele dovremmo definire il parente di Papa un personaggio noto alle cronache o al massimo in odore di camorra. Da cronisti con i polpastrelli consumati da 25 anni di mestiere abbiamo le spalle larghe e non ci facciamo (non accadrà mai nemmeno in futuro) intimidire dalle querele temerarie, tanto meno da quelle minacciate da affiliati al clan. Da giornalisti abbiamo l’obbligo professionale di informare i cittadini. Ancora di più quando si tratta di soggetti pubblici. In questo caso di un dipendente comunale, cognato del vicesindaco.
E quindi abbiamo il dovere di chiamare le persone per nome. Dire pane al pane e vino al vino: Michele Aletta è il braccio operativo del clan locale capeggiato da Salvatore Mundo e Maria Grazia Lucariello. Marito e moglie lo hanno utilizzato per anni per affermare il loro predominio criminale sul territorio per conto dei Casalesi. Aletta è invischiato in un processo (assolto in promo grado ma è in corso l’Appello) assieme a Peppe Russo “o’ Padrino”, uno dei boss più legato al gruppo Schiavone. Non solo. Dagli atti giudiziari, stilati dai magistrati, non da Campania Notizie, che hanno portato alla condanna di Angelo Brancaccio per 416 bis il nome di Aletta è quello più ricorrente. Il cognato del vicesindaco Papa è considerato l’anello di congiunzione tra i Casalesi e l’amministrazione comunale di Orta di Atella. Per noi uno così è un camorrista conclamato. Non escludiamo affatto che possa testimoniarlo pure lo stesso Brancaccio.
Una querela o una condanna per diffamazione subita per “merito” di Aletta sarebbe per noi una medaglia al valor giornalistico da portare al petto. Torniamo agli affari di famiglia. Anche qui carta canta. Il 6 giugno 2018 Giuseppe Perrotta, adotta la determina n. 145 (clicca sul primo link in basso). Il responsabile del Settore Contabile fa seguito ad un deliberato di giunta del 16 novembre 2017 e concede ad Aletta 12 ore settimanali di integrazione salariale per un totale di 48 ore mensili (9,13 euro a ora). Giusto così. Come si legge nella determina l’isola ecologica è aperta 5 giorni a settimana di mattina, mentre il martedì e il giovedì si può usufruire della struttura anche di pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00. Aletta garantisce apertura, chiusura e assistenza all’utenza (e che assistenza!) per 32 ore settimanali.
Cosa prevede la normativa? Per i lavoratori socialmente utili 20 ore settimanali le paga l’Inps, quelle eccedenti le versa il Comune. Nel caso di Aletta le ore in più dovrebbero ammontare a 12 ogni settimana, quindi a 48 ore al mese. Ma col passare del tempo l’integrazione lievita fino a sforare in qualche caso addirittura il monte orario fissato dalla legge a 64 ore mensili. Delinquenza allo stato puro. Querelateci. Sarà un’altra medaglia che ci farà gonfiare il petto di orgoglio. Dal 2019 Aletta inizia a beneficiare di 17 ore a settimana per 68 ore mensili (clicca sul secondo link in basso). Ben 20 ore in più rispetto a quelle dedicate al servizio di addetto all’isola ecologica, aperta 32 ore settimanali. Come detto, di queste sono 12 quelle a carico del Comune. L’integrazione dovrebbe fermarsi a 48 ore al mese. Se moltiplichiamo 48 per 9,13 euro a ora il risultato è: 438,24 euro mensili. Perché Aletta intasca ogni mese minimo 620,80 euro? Perché l’ente locale, cioè i cittadini, sono costretti a sborsare 182 euro in più?
Ci verrebbe da dire che sembra una sorta di “pizzo”. Non lo diciamo per non rischiare di beccarci una querela. Anzi, lo diciamo solennemente proprio per essere certi di prendercela. Sarebbe la terza medaglia al valor giornalistico. In quel caso invieremo volentieri un cesto pasquale al vicesindaco Salvatore Papa. Con tanto di sinceri auguri e ringraziamenti.
Mario De Michele
(continua…)