Si chiamava Paolo Prisco, 39 anni, e lavorava come insegnante di religione l’uomo che stamane ad Aversa ha accoltellato con più di venti fendenti la moglie e poi si è tolto la vita lanciandosi dal balcone dell’abitazione, al quarto piano, di via Archeologia 54. Secondo quanto accertato dai carabinieri, l’uomo in passato si era reso responsabile di altri episodi di aggressione nei confronti della moglie, che però non lo aveva mai denunciato. I due coniugi – lei, Paola Guglielmi, psicologa, ha 36 anni – vivevano separati da circa un mese.

Stamane Paolo Prisco si era recato nell’abitazione di via Archeologia per prendere i due figli, di cinque e due anni, con i quali avrebbe dovuto trascorrere la domenica. E’ scoppiata una lite, per motivi al momento sconosciuti, poi degenerata in un parossismo di violenza. Prisco ha colpito la moglie decine di volte, al viso, al torace e all’addome, mentre la donna chiedeva disperatamente aiuto ai due bambini. Poi l’uomo ha provato con lo stesso coltello a tagliarsi le vene dei polsi, e infine si è lanciato dal balcone.

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