Un cambio di destinazione d’uso che avrebbe moltiplicato il valore di un terreno. E’ questa l’accusa che ha fatto scattare 16 avvisi di garanzia nei confronti di amministratori e funzionari del comune guidato dal sindaco Angelo Brancaccio e al sequestro preventivo di beni. Oltre al primo cittadino sono indagati Antonietta Tessitore, proprietaria del terreno, i fratelli Arturo Conte e Anna Immacolata Conte, intestatari dell’autorizzazione edilizia, l’ingegnere Claudio Valentino, responsabile del settore Politiche del territorio, e i consiglieri comunali di maggioranza. Giuseppe Mozzillo, Eduardo Indaco, Giovanni Sorvillo, Stefano Del Prete, Raffaele Elveri, Antonio Marroccella, Eleonora Misso, Massimo Lavino, Raffaele Capasso, Nicola D’Ambrosio, Alfonso Di Giorgio. Il cambio di destinazione d’uso fu approvato il 3 maggio del 2013 dal consiglio comunale con 12 voti a favore (quelli del sindaco e degli undici consiglieri indagati), mentre votarono contro i consiglieri di minoranza De Micco, Del Prete, Roseto, Minichino, Piccirllo, Cioffi e Santillo.
Mario De Michele