Un affare da 700mila euro. Operazione almeno sulla carta regolare, sia chiaro, ma che è utile a comprendere come sia stato tentacolare il “Sistema Brancaccio”. È il 2014. La società Gianvin Costruzioni Srl ottiene dal Comune di Succivo la concessione edilizia per realizzare un complesso di villette e appartamenti di fronte al campo sportivo. La Gianvin Costruzioni, con sede legale in via Plauto n. 31 a Sant’Arpino, è stata costituita il 12 giugno 2008. Socio unico all’epoca dei fatti Antonio Mozzillo, fratello dell’ex sindaco Giuseppe Mozzillo, oggi ormai del Pd, affettuosamente denominato “Nasunciello” da Angelina De Giorgi. Dopo una serie di modifiche dell’assetto societario, Antonio Mozzillo cessa (senza offesa per la figlia facebookkina della signora) dalla carica di amministratore unico il 16 dicembre del 2016 e passa il testimone alla signora Rosa Improta, moglie di Angelo Brancaccio, la quale da quel giorno diventa amministratore unico, ruolo che ricopre tuttora. Nell’aprile del 2017 il complesso immobiliare è stato venduto dalla Gianvin Costruzioni ad una società immobiliare di Frattaminore riconducibile allo studio tecnico Papa. Compravendita dal valore di circa 700mila euro. Per carità, come detto, almeno sulla carta nulla di male. Ma si tratta di un’operazione immobiliare che dimostra come negli affari di Brancaccio ci siano spesso coinvolti politici e amministratori locali o loro familiari. Prima rigorosamente ossequiosi di Padre Pio, poi puntualmente legalitari di ritorno. Che solo quando non c’è stata più trippa per gatti hanno preso solennemente le distanze da Brancaccio facendo ridere polli, cani e porci. E zoccole. Sempre senza offesa per la figlia facebookkina della signora.
Mario De Michele
P.S. Caro detenuto Angelo Brancaccio, visto che mi ha già querelato per altri articoli ritenuti da lei (e credo solo da lei) lesivi della sua immagine e onorabilità, la invito caldamente a sporgere querela anche in merito a questo articolo. Buona permanenza in cella.
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