“Questo accordo è una vittoria della città che ha difeso se stessa e ha mantenuto la propria autonomia”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine della firma del Patto per Napoli con il presidente del Consiglio. “Il Governo – ha evidenziato il primo cittadino – come ha detto anche Il presidente, ha condiviso la posizione secondo cui bisogna tener distinto il dialogo istituzionale e le idee politiche che tra me e Renzi sono assai, assai differenti”. Ieri il sindaco aveva auspicato un incontro faccia a faccia con il premier, in prefettura, “che non c’è stato – ha spiegato ai cronisti che lo interpellavano – Renzi è arrivato in ritardo”. In merito all’accordo, de Magistris ha voluto sottolineare “la grande capacità progettuale, la concretezza, la rapidità, l’efficacia e la serietà della Città metropolitana, del Comune di Napoli e di tutta la squadra. Qui – ha detto – hanno lavorato un livello politico e uno amministrativo e credo – ha aggiunto – che se si continua in questa direzione in poco tempo si potranno risolvere anche le altre questioni di impatto istituzionale”. De Magistris ha affermato che “oggi non è stata firmata una legge speciale per Napoli, ma un accordo strategico e organizzativo per pianificare, in modo efficace, le risorse che dovevano essere destinate alla città. Nessuno pensasse – ha ribadito – che oggi c’è stato un quid pluris dato a Napoli. Abbiamo avuto quanto ci spettava”. Il sindaco ha evidenziato la presenza nel Patto di “procedure semplificate con cui potremmo realizzare tutto senza bisogno di commissariamenti, scorciatoie e di accerchiamenti dall’alto”. Un risultato raggiunto a seguito di un dialogo – ha dichiarato de Magistris – “tra le istituzioni previste dalla Costituzione: il Giverno, il Comune e la Città metropolitana e, in alcune parti, la Regione”. Tanti i progetti finanziati con i 308 milioni previsti nell’accordo. Soldi che – ha affermato il sindaco – “per chi come noi ha fatto le nozze con i fichi secchi e fritto il pesce con l’acqua sono un’opportunità”. Le risorse saranno impiegate per la riqualificazione delle antiche scale di Napoli, per il depuratore a Napoli est, per il trasporto pubblico su ferro e su gomma, per l’edilizia scolastica, per la riqualificazione di edifici pubblici e privati anche attraverso agevolazioni, per abbattere tre Vele a Scampia e riqualificare l’unica che resterà e che sarà trasformata nella sede della Città metropolitana. “Risorse che – ha concluso de Magistris – utilizzeremo e di cui daremo conto come è giusto perché bisogna controllare. I cittadini controllano noi, noi vigiliamo affinché le firme non siano solo annunci e i Governi verificano come spendiamo”.