Sono circa 23mila i votanti alle primarie del centrosinistra a Napoli. È il dato ufficiale diffuso dal Pd di Napoli, in base al rilevamento delle ore 18. I seggi per il voto sono aperti fino alle 21 quando sarà diffuso il dato definitivo dell’affluenza. Per il comitato Bassolino, tuttavia, il dato è ancora più alto. In molti seggio, come a Soccavo, Chiaiano, Fuorigrotta, Miano, Pendino, è stato superato il numero dei votanti delle primarie dell’anno scorso per le regionali. Invece si registra un dato basso, 400 votanti, a San Giovanni. Un’affluenza che ha sorpreso gli organizzatori tanto che, già in mattinata, i presidenti dei seggi sono stati costretti a chiedere nuove schede. In campo quattro candidati. Antonio Bassolino (che ha votato alle 11.30 a Posillipo dopo la corsa sul lungomare) è certamente il più noto: ex sindaco della “Rinascimento” napoletano, ex presidente della Regione dell’emergenza rifiuti, mette in campo notorietà ed esperienza. Valeria Valente (che ha raggiunto un seggio particolarmente affollato alle 12, poi il pranzo in famiglia), deputato ed ex assessore con la Iervolino, 40 anni, cavalca il rinnovamento renziano delle classi dirigenti unendo la sua esperienza amministrativa. Marco Sarracino (che, sin dall’apertura dei seggi, è impegnato nella vigilanza anti-brogli) è il più giovane in campo: 26 anni, candidato della sinistra del Pd, unisce coraggio e la capacità di parlare a ragazzi e delusi del partito. Antonio Marfella è l’oncologo che ha sollevato il tema Terra dei fuochi: è candidato del Psi come società civile (al seggio è arrivato in motorino, di buon ora, per poi andare a messa con la moglie. Carta d’identità e tessera elettorale per esercitare il diritto di scegliere il candidato sindaco. Bisogna registrarsi nei seggi, un’operazione finora abbastanza rapida, e versare un euro.