Un futuro da comico non glielo toglie nessuno. In un solo colpo Iolanda Boerio è riuscita a far ridere più di Peppino, Totò, Nino Taranto, Aldo Fabrizi e Macario messi assieme. In occasione della costituzione del nuovo direttivo della sezione di Forza Italia di Sant’Arpino il consigliere comunale di minoranza-maggioranza (ha votato a favore della delibera-obbrobrio che ha salvato la sua preside dell’istituto Rocco-Cinquegrana) si è lasciata andare a dichiarazioni talmente ridicole che molti cittadini hanno ancora il singhiozzo per le risate. Qualcuno continua ad asciugarsi gli occhi gonfi di lacrime di scherno.

Tra amenità varie la Boerio ha avuto la faccia di bronzo di dire che “c’è il futuro da costruire ed ora abbiamo gettato le fondamenta per la realizzazione a livello locale di una società migliore dal punto di vista economico, sociale e culturale”. Senza temere di varcare di chilometri il perimetro della decenza la Boerio ha aggiunto: “Forza Italia è pronta a sostenere tutte le iniziative finalizzate a valorizzare questo territorio per troppo tempo lasciato a se stesso”. Cerchiamo di trattenere le risa e partiamo proprio dal consigliere comunale. Poi andremo in ordine sparso. Chi è Iolanda Boerio? Basterebbe ricordare che è stata vicesindaco di Eugenio Di Santo per chiudere qualsiasi spiraglio di credibilità politico-amministrativa. Dopo la caduta dal trono del suo mentore è diventata il megafono dell’ex primo cittadino, costretto ai box per la condanna a un anno e mezzo per tentata induzione alla corruzione. Nell’attuale amministrazione comunale marcata Dell’Aversana la Boerio ha sfoggiato una vacuità straordinaria al punto da scomparire dal campo del visibile.

Ma passiamo a qualche suo compagno di viaggio nell’avventura “forzaitaliota”. Un nome che subito balza agli occhi è quello di Aldo Zullo, sindaco facente funzione dopo la vicenda giudiziaria che travolse Di Santo. Un volto nuovissimo che fa politica, si fa per dire, da un trentennio. Al suo fianco l’erede Elpidio Zullo. Si spera nell’interesse dei cittadini che il figlio resti sulla scena politica per almeno 29 anni in meno rispetto al padre. Usciamo da Fi (menomale, stavamo soffocando) e passiamo in rassegna alcuni esponenti di spicco, si fa sempre per dire, del centrodestra che condivideranno il progetto dei berlusconiani. Ci sono il coordinatore della Lega di Sant’Arpino Gianluca Fioratti e il suo gruppo composto tra gli altri da Alessandro Sala. Fioratti, brava persona, non c’entra nulla col credo razzista e fascista di Salvini ma non avendo dove collocarsi è salito sul Carroccio. Pure lui è stato amministratore locale. E da quando non ricopre più ruoli istituzionali è alla ricerca di un po’ di pastone. Sala è un giovane-vecchio. Quando la finiamo con il giovanilismo? La moglie ha fatto parte della giunta Di Santo. Il nuovo che avanza.

Nel calderone del centrodestra figura anche Luigi Guida. Nel 2014 fu nominato segretario del Nuovo partito socialista santarpinese. Dall’aprile scorso è traslocato in Campania in Movimento, il raggruppamento guidato dal consigliere regionale Alfonso Piscitelli. Altra faccia nuova. Infine ci sono i simpatizzanti del centrodestra tra cui Gennaro Vitale, medico capace e onesto (per carità) ma avrà dimenticato di far parte della maggioranza di centrosinistra capeggiata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana. Evviva la coerenza. Altrettanto conseguenziale con le scelte delle ultime comunali è Pino Mondo. Forse candidato a sua insaputa anche lui nella lista del primo cittadino in carica.

Va bene che vuole candidarsi alle elezioni regionali del 2020 però da Giorgio Magliocca, che stimiamo, non ci saremmo mai aspettati uno spettacolo da cabaret di quart’ordine. “Tutto il mio appoggio al nuovo direttivo – ha mielosamente dichiarato il presidente della Provincia di Caserta – che fin da subito si è dimostrato collaborativo e all’altezza della situazione. Voglio fare i miei complimenti all’intero gruppo, perché la direzione intrapresa è quella giusta. Un plauso particolare a Iolanda Boerio, commissario straordinario di Sant’Arpino che sta dando prova ancora una volta di spessore umano, abilità politica e lealtà profonda”. Egregio presidente Magliocca accostare l’abilità politica alla Boerio è come paragonare un’anatra ad un’aquila.

L’unico aspetto positivo della pantomima di centrodestra è l’isolamento di Eugenio Di Santo, da anni a caccia di un riposizionamento politico. Quando sembrava di averlo trovato accasandosi in Forza Italia, è finito nella lista di proscrizione. Povero Di Santo, non lo vuole proprio nessuno. Si consolerà con la foto che lo immortalava assieme a Mara Carfagna. Da cinefili è uno scatto che ci è rimasto impresso. Ci venne subito in mente il film “La Bella e la Bestia”.

Mario De Michele

 

 

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