Rischia di finire in Tribunale la battaglia politica tra Alleanza Democratica per Sant’Arpino e la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Giuseppe Dell’Aversana. Stamattina a tutti i componenti della coalizione Speranza e Futuro è stato notificato dai carabinieri della locale stazione l’elezione di domicilio su delega del pm della procura Napoli Nord. Ad adire le vie legali è stato l’ex primo cittadino Eugenio Di Santo, accusato tramite un documento apparso su alcuni organi di informazione di essere un “pregiudicato ed un evasore fiscale”. Da qui la denuncia sporta da Di Santo che ha chiesto alla magistratura di ravvisare l’ipotesi di reato di diffamazione aggravata.
Sono sottoposti all’indagine il sindaco Giuseppe Dell’Aversana, gli assessori Caterina Tizzano, Ernesto Di Serio, Salvatore Lettera, Loredana Di Monte e Giovanni D’Errico, il presidente dell’assise Ivana Tinto e i consiglieri comunali Gennaro Capasso, Gennaro Vitale, Elpidio Maisto e Giuseppina Dreaia. Ovviamente non conosciamo gli elementi al vaglio degli inquirenti, ma se Di Santo si è sentito diffamato per essere stato definito “pregiudicato ed evasore” difficilmente avrà la meglio in sede giudiziaria.
Qualora l’ex primo cittadino l’avesse dimenticato gli ricordiamo che è stato condannato per tentata induzione alla corruzione per il caso del famoso braccialetto tennis e risulta moroso di molte migliaia di euro nei confronti del Comune. Ma evidentemente Di Santo ha la memoria corta. Oppure inconsciamente tende a rimuovere le sue malefatte. Ma una cosa è l’inconscio, tutt’altro il casellario giudiziale.
Mario De Michele