Ci risiamo. Che palle. Campania Notizie riporta documenti, carte e atti concreti. Il sindaco Giuseppe Dell’Aversana e i consiglieri di maggioranza continuano a farfugliare parole a vanvera. Chiacchiere. Fanno la filosofia della politica quando non sono né filosofi, né tanto meno politici. Si atteggiano a paladini della legalità quando producono a quantità industriale provvedimenti illegittimi. Ormai abbiamo perso il conto. Noi li sfidiamo al confronto pubblico con amministrativisti, pm, giudici e carabinieri. Loro rispondono con una nota stampa che ci ha fatto sorridere. Abbiamo provato compassione. Sono come gli studenti che vanno impreparati a scuola e si giustificano con l’insegnante inventandosi scuse puerili campate in aria: “Non ho potuto studiare perché ieri mia mamma non si è sentita bene ed è stata portata all’ospedale”. Poi ci sono quelli più macabri e estremisti. “Professore, ieri è morto mio nonno”. Sulla scuola e sul cimitero torneremo a parlare nei prossimi giorni. Ne vedremo delle belle. Siamo curiosi di ascoltare la prossima scusa da studentelli che diranno gli amministratori. Gli assessori e i consiglieri di maggioranza Caterina Tizzano, Loredana Di Monte, Giovanni D’Errico, Salvatore Lettera, Ivana Tinto, Speranza Belardo, Gennaro Capasso, Maria Rosaria Coppola, Ernesto Di Serio, Domenico Iovinella e Gennaro Vitale hanno firmato un documento (il sindaco non avuto gli attributi di sottoscriverlo?) per denunciare la “continua aggressione di Campania Notizie che da tempo ha superato i limiti della decenza, con farneticazioni che sfociano nella calunnia”.

I fidi assessori-consiglieri-cagnolini di Dell’Aversana hanno poi accusato il sottoscritto di alimentare “un clima d’odio personale mai prima visto nella politica di questo paese”. Insomma, a detta della maggioranza, Campania Notizie pratica “l’offesa personale e un’ossessiva azione calunniosa”. Ancora con la filosofia e la poesia? Basta! Su qualche caso sollevato dalla nostra testata abbiamo calunniato o offeso qualcuno? In che occasione abbiamo seminato odio? Vi chiediamo in ginocchio, cari assessori-consiglieri-cagnolini, di indicare questioni concrete. Le chiacchiere volano via col vento invernale. Imploriamo anche lei signor sindaco. Dove sono la diffamazione, la calunnia, l’odio? Non risponda con una sua lirica altrimenti prendiamo sonno. Nel documento scritto da Dell’Aversana ma che lui non ha avuto il coraggio di firmare (almeno così appare da quanto pubblicato sulle testate giornalistiche) si fa riferimento a una solo questione concreta. L’affidamento dei lavori per la pubblica illuminazione. Menomale. Ci danno la possibilità di parlare di fatti, atti e guai. Quelli fatti da loro. Non da Campania Notizie. I firmatari dichiarano solennemente che tutta la procedura è regolare. Bando alle ciance. E andiamo con ordine. Con la liquidazione della Multiservizi (gli operai sono in rivolta per i ritardi del sindaco) il Comune ha svolto quella che tecnicamente si definisce “procedura ristretta su invito” per appaltare la manutenzione della pubblica illuminazione. Importo di 35mila euro per 6 mesi. A mezzo Pec viene richiesto un preventivo a 18 ditte. Arriva una sola offerta. Quella della D.R. Impianti. Ci risulta che il titolare Roberto Dell’Aversana sia un parente alla lontana del sindaco. Ma diciamo pure che non si conoscono.

Lo scandalo è un altro. La D.R. Impianti non possiede i requisiti di legge per svolgere il servizio di manutenzione della pubblica illuminazione. E quindi non solo non poteva aggiudicarsi l’appalto ma non doveva nemmeno essere invitata a partecipare alla procedura negoziale. Pubblichiamo al termine dell’articolo la visura camerale dell’impresa. Nella ragione sociale non è prevista la possibilità di effettuare lavori di pubblica illuminazione. Requisito essenziale per essere invitata, rispondere all’invito e vincere l’appalto. La D.R. Impianti è sprovvista della categoria indispensabile per effettuare la manutenzione di pubblica illuminazione. Per poterlo fare dovrebbe ad esempio essere abilitata anche alla manutenzione delle lampade votive nel cimitero. Zero abilitazione. Ripetiamo, leggete la visura, le chiacchiere lasciamole a Dell’Aversana e company.

C’è di peggio. La procedura di affidamento dell’appalto è illegittima fin dall’inizio. Il Comune infatti non ha rispettato i criteri imposti dalla legge per invitare le ditte. Da dove sono usciti i nomi delle 18 imprese? Sono state prese dall’elenco delle ditte di fiducia dell’Ente? Com’è possibile che gli amministratori comunali non sappiano che è entrata in vigore la nuova normativa che impone l’invito tramite la piattaforma informatica Mepa. Acronimo di Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione. Vi assicuriamo che la D.R. Impianti non è stata invitata tramite Mepa. Nutriamo anche qualche dubbio che sia iscritta alla piattaforma. Arriviamo ora alla chicca finale. Degna della magnifica opera di Ionesco “Le sedie” (sempre massima solidarietà alle sedie), pietra miliare del Teatro dell’Assurdo. Leggete bene la terza pagina della visura camerale. Alla voce classificazione dell’attività risulta che D.R. Impianti come importanza primaria ha, reggetevi alla sedia (con la massima solidarietà) quella di “commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca”.

Non siete su “Scherzi a parte”. È tutto messo per iscritto e documentato. Siamo alla follia. E poi saremmo noi quelli che farneticano. Mentre Dell’Aversana e la maggioranza dicono la verità e fanno rispettare le leggi. Noi saremmo indecenti. Loro perbene. Se il sottoscritto vi sta diffamando (la calunnia è un’altra cosa, gli avvocati presenti in maggioranza non sanno nemmeno questo) andate a sporgere querela. Porterò in Tribunale queste e tante altre carte. E in un’aula di giustizia non sono ammesse la filosofia e la poesia. Contano i fatti. Le carte. I reati.

Che altro dire della disastrosa e poco trasparente amministrazione comunale guidata dal poeta Giuseppe Dell’Aversana “Il Legalitario”? È alla frutta. E alla verdura. Fresca. Almeno questo.

Mario De Michele

 

LEGGI LA VISURA CAMERALE DELLA DITTA D.R. IMPIANTI

LEGGI LA DETERMINA DI AFFIDAMENTO DEI LAVORI

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