All’ospedale di Nola c’è un primario e uno staff nonostante sia previsto un solo posto letto mentre all’ospedale Cardarelli di Napoli ci sono cinque reparti di medicina – con cinque primari – tre di chirurgia e due di ortopedia: reparti fotocopia. E se alla Federico II ci sono tre reparti di neurochirugia, all’Asl di Avellino risultano 28 dirigenti in più mentre all’Asl Salerno ad essere in eccedenza sono trenta unità operative complesse, il ‘primo posto’, quanto a sprechi spetta all’Asl Napoli 3 Sud – area di Torre del Greco – con ben 132 primari e 254 vice in più. C’è tutto questo dietro i provvedimenti giudiziari notificati oggi dalla Corte dei Conti di Napoli e dietro le indagini condotte dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, diretto dal generale Gianluigi D’Alfonso, con l’ausilio del gruppo di Torre Annunziata, diretto dal colonnello Carmine Virno, e dal reparto di Nola diretto dal capitano Luca Modestino Gelormino. In barba a quanto previsto, e cioè che ci dovrebbe essere un primario ogni 17,5 posti letto, in Campania avveniva tutt’altro. Duplicazioni e in alcuni casi triplicazioni di reparti, anche in strutture che registrano sofferenza di personale.