L’emergenza della Terra dei Fuochi non è passata inosservata agli occhi di Papa Francesco. Il pontefice ha telefono ad una suora di Casal di Principe. Si tratta di Suor Teresa, dell’ordine delle Figlie di Sant’anna, che mandò al Pontefice una delle 150mila cartoline con la foto dei bambini morti di cancro nella Terra dei fuochi.
Il Santo Padre l’ha contattata sul telefonino, mentre era in classe con gli alunni: suor Teresa si è commossa, incredula.
Papa Bergoglio – come ha reso noto Sky Tg 24 – lo ha usato, ha alzato la cornetta, e le ha telefonato: ”Sono Papa Francesco”, le ha detto. La religiosa era in classe, con i suoi bambini, nella scuola elementare e materna dell’istituto ‘Figlie di Sant’Anna, l’ordine cui appartiene, ed in un primo momento, ha poi spiegato a don Maurizio Patriciello, ha creduto si trattasse di uno scherzo. ”Ma poi ha capito – ha detto il prelato – e lo ha salutato, ha creduto di svenire in mezzo ai suoi alunni, che non appena hanno compreso chi fosse l’interlocutore della loro maestra, hanno cominciato a fare festa, volevano salutare tutti il Papa. E suor Teresa è ancora emozionata per quella telefonata, nella quale il Santo Padre ha mostrato tutta la sua preoccupazione per i bambini di questo territorio. Le ha detto che era ben informato”. Ora don Maurizio, che sabato scorso era in testa al corteo dei 70mila a Napoli contro il biocidio in Campania, spera che Papa Francesco accetti l’invito a visitare la Terra dei Fuochi, per portare la propria compassione in questi territori martoriati dalla camorra anche dal punto di vista ambientale.
”Se non può venire spero che parli di queste terre da San Pietro – afferma il prelato – io ho il telefonino sempre acceso, anche di notte, nella speranza di essere contattato dalla Santa Sede per spiegare personalmente al Santo Padre cosa succede qui, nella ormai famigerata terra dei fuochi. Troppi i morti, purtroppo anche tra i bambini, ed è per questo che qualche tempo fa ho preparato 150mila cartoline con le foto dei più piccini, morti di cancro e leucemia, e non ne ho neanche più una in parrocchia: i cittadini, le scuole, le parrocchie, le hanno ritirate tutte”.