Donald Trump è sbarcato a Milwaukee per partecipare da oggi alla convention del partito repubblicano che giovedì lo incoronerà candidato ufficiale per la Casa Bianca. Lo rende noto il figlio Eric su X, postando un video dell’atterraggio. Al suo arrivo, Trump è sceso dall’aereo alzando il pugno. Il gesto, ormai diventato iconico, che ha fatto anche subito dopo essere stato colpito da un proiettile durante il comizio in Pennsylvania. Il tycoon, in giacca e camicia, è sembrato in buone condizioni. “Non dovrei essere qui, dovrei essere morto”: lo ha detto Donald Trump in un’intervista rilasciata ieri al New York Post a bordo del suo aereo diretto a Milwaukee per la Convention nazionale repubblicana, dove dovrebbe essere confermato come candidato presidenziale del partito. L’ex presidente degli Stati Uniti ha definito poi il fallito attentato alla sua vita un'”esperienza molto surreale”. Brett Baier di Fox News ha avuto una telefonata di 15 minuti con Donald Trump e ha riferito che il tycoon ha “elogiato il presidente Biden per la telefonata” che gli ha fatto definendola una “buona conversazione”. Trump ha raccontato a Baier – secondo la sua versione – che aveva appena girato la testa di lato per guardare un’infografica sulle statistiche sull’immigrazione durante il comizio quando ha sentito qualcosa che ha descritto come “la più grande zanzara della sua vita” o “un calabrone che sembrava fosse nel suo orecchio”. Invece era un proiettile. Poi Trump gli ha raccontato di aver guardato la sua mano, di aver visto il sangue e di essere andato a terra. Il tycoon ha quindi detto che quando ha alzato il pugno alla folla, in realtà avrebbe voluto tornare indietro e dire qualche parola ai suoi sostenitori, ma il Secret service lo stava spingendo fuori dal palco. “L’attentato a Donald Trump impone a tutti noi un passo indietro”. Lo ha detto Joe Biden in un discorso alla nazione dopo l’attacco all’ex presidente in Pennsylvania. “Non siamo nemici, siamo tutti americani”, ha aggiunto. “La violenza politica non può essere normalizzata. Ribadisco – ha proseguito il presidente americano – che la posta in queste elezioni non è mai stata così alta, ci credo con tutto il mio cuore, ma dobbiamo abbassare i toni. La politica non può essere un campo di battaglia. Le decisioni si prendono nelle urne, con il voto, e non con le pallottole”. La campagna dell’ex presidente Trump ha annunciato un elenco di relatori per la convention repubblicana che inizia oggi a Milwaukee, dal rapper e modello Amber Rose al controverso anchor Tucker Carlson fino all’investitore e podcaster David Sacks e all’ex consigliere Peter Navarro, appena uscito di galera per oltraggio al Congresso. Nella lista ci sono il Ceo dell’Ufc (l’organizzazione delle arti marziali miste) Dana White, il leader evangelico Franklin Graham e le star della musica country Lee Greenwood e Chris Janson, nonche’ i potenziali vice del tycoon nel ticket gop. Parleranno anche i figli maggiori del tycoon, Donald Trump Jr. ed Eric Trump, la fidanzata del primo Kimberly Guilfoyle (ex conduttrice di Fox News) e la moglie del secondo Lara Trump, co-presidente del partito repubblicano. Niente in programma né per l’ex first lady Melania né per Ivanka. Tra gli imprenditori e attivisti figurano Charlie Kirk, Diane Hendricks, Perry Johnson, l’ex candidato presidenziale Vivek Ramaswamy e Steven e Zach Witkoff. Inclusi pure Tom Homan, ex direttore ad interim della polizia di frontiera, e il presidente del sindacato Teamsters (autotrasportatori) Sean O’Brien. Alcuni dei relatori hanno suscitato polemiche nelle comunità afroamericane e latine, quindi Trump dovrà evitare che compromettano i suoi sforzi per rafforzare la presa su questa fetta dell’elettorato.

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