In questi giorni le televisioni di molti italiani, i giornali del nostro paese sono puntati sugli europei di calcio. In nome di un atavico senso nazionalista si inneggiano cori, si urla e si sventolano bandiere per la beneamata Italia. Ci siamo dimenticati delle campagne di boicottaggio, degli orrori, di quelle foto, di quei video raccapriccianti che solo pochi mesi fa abbiamo visto girare sul massacro di animali che c’è stato dietro questi europei?

In Ucraina per liberare le strade dai cani randagi, per “ripulire le città” come è stato detto, giravano dog hunter, cacciatori di cani armati di fucili, polpette avvelenate, di coltelli, di bastoni e armi alla buona, massacravano sul posto poveri animali che vagavano per strada, non solo randagi ma anche malcapitati che un proprietario ce l’avevano. Migliaia di cani uccisi: cuccioli, madri che allattavano, anziani, giovani, senza pietà o distinzioni in puro stile sadico-nazista. Qualche città ha pensato bene, per far prima ed essere più efficienti di creare dei furgoni-forni crematori ambulanti, così da cremare i cani sul posto, a volte venivano gettati morti ma a volte anche vivi con strazianti guaiti fra le fiamme. Per chi non lo sapesse o per chi si fosse dimenticato ecco vedete con i vostri occhi l’altra faccia degli europei http://www.youtube.com/watch?v=TC0YPEoC490 .

Eccovi un servizio del TG1 trasmesso Italia http://www.youtube.com/watch?v=K0qFD3wBBrs&feature=related

Per i cacciatori di cani, addirittura un biglietto per la finale degli europei e la promessa di altri premi in moneta sonante per chi porterà più zampe, ovvero la prova delle uccisioni dei randagi. Questo e tanto altro è finito sotto gli occhi del Vice Ministro dell’Ecologia ucraino Igor Vildman che ha incontrato gli animalisti e si è dichiarato ignaro di quanto stava avvenendo (non giudichiamo come sia possibile una tale affermazione visto che sono arrivate chiare e limpide le immagini persino in Italia e molti altri paesi) però potrebbe essere un primo passo per evitare di ripetersi di tali barbarie.

A non scordarsi dei cani, sono invece molti gruppi animalisti che continuano a  sommergere facebook ed altri social network di messaggi che invitano a non seguire le partite. L’attrazione del calcio, ovvero il business che giustifica tutto questo, ha travalicato però ogni cosa.

In questo orrore però almeno per uno dei cani Ucraini la sorte è stata meno brutale, se così si può dire visto quello che ha dovuto subire e visto che ha visto morire tutti i suoi cuccioli.

“Ciliegia era un cane di Kiev e come i suoi cuccioli, e molti altri cani ancora, venne centrata nella parte posteriore da un colpo di arma da fuoco. A salvarla furono i volontari animalisti che avvisarono subito il nostro connazionale, nonché Delegato OIPA in Ucraina, Andrea Cisternino.

Fu proprio Andrea a raccontarne la storia di Ciliegia  che divenne così il simbolo delle violenze che stanno subendo i randagi di quel paese. Perseguitati per “ripulire” le strade in occasione dei

campionati europei di calcio.

Stava allattando i suoi cuccioli in una strada alla periferia di Kiev, quando lei e gli altri componenti del suo branco sono stati raggiunti da una raffica di proiettili che hanno ucciso tutti i suoi piccoli e l’hanno lasciata a terra in una pozza di sangue. Ma i tristemente noti “dog hunter” ucraini non hanno avuto la meglio su di lei: Ciliegia, nonostante sia rimasta paralizzata agli arti posteriori, è infatti sopravvissuta ed è stata ricoverata in una clinica veterinaria di Kiev dove, con il supporto del delegato OIPA in Ucraina, ha iniziato il faticoso percorso di recupero fisico e psicologico.

Grazie alla grande eco mediatica che il massacro dei randagi ucraini in vista di Euro 2012 ha avuto in Italia grazie all’instancabile denuncia di Andrea Cisternino, una ragazza di Bologna è venuta a conoscenza della storia di Ciliegia e ha deciso di darle una nuova vita in Italia.”

Angela De Laurentiis



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