Quello delle case farmaceutiche, dei ricercatori, dei professori universitari, in merito alla sperimentazione animale, non si fa fatica a definirlo un monologo. Un monologo autoreferenziale, compiaciuto ed in malafede. In malafede perché dietro si nascondono, e neppure tanto bene, i veri motivi per cui si continua a sperimentare su animali: per ragioni economiche e legali, per motivi di carriera, per inerzia.Questi sono gli unici motivi per cui si decide di chiudere un occhio davanti all’utilizzo degli animali nella ricerca. Tapparsi le orecchie, per non sentirli gemere. Chiudere le narici di fronte all’odore della paura. Sigillarsi la bocca, per non raccontare le atrocità degli stabulari. Legarsi le mani e la coscienza per impedire all’empatia di farsi largo e provare pietà per le vite che, ogni giorno, vengono sacrificate dai ricercatori.

Di fronte a loro, noi. Noi che crediamo che invece il dialogo sia l’unico modo per cercare di venire a capo di quella che, da anni, è una “lotta” tra diverse fazioni. I pro sperimentatori animali e i contro. Il valore che cerchiamo di difendere, in fondo, è lo stesso per tutti: la vita. La sperimentazione animale ha ormai mostrato inequivocabilmente i suoi limiti. Arrivata ad un punto di non ritorno, in una parabola discendente che deve lasciare spazio ad un nuovo modo di concepire la ricerca. Una ricerca medica etica, rispettosa ed affidabile.

 

Adesso la ricerca non è etica: la vita di milioni di animali da laboratorio è quanto di peggio si possa immaginare al mondo, macchine da scomporre. Adesso non è rispettosa: negli stabulari agli animali non viene riconosciuto lo status quo di soggetto, non viene riconosciuta loro la dignità e neppure si prende coscienza della loro capacità di provare dolore e disperazione. Non è affidabile: i test non sono predittivi per la salute umana e a dirlo non siamo noi, a torto troppe volte considerati dei romantici idealisti, ma decine di illustri medici antivivisezionisti.
Il 15 giugno sarà la giornata mondiale contro la vivisezione, ma prima di questo, l’appuntamento è per sabato 8 giugno al Vomero (NA) in via Kerbaker 19, in occasione dell’evento nazionale “Italia unita per la corretta informazione scientifica”. Noi ci saremo, ancora e sempre, per dire NO ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE.

Veg in Campania

 

 

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