Oggi sono stati liberati i primi cani dell’allevamento Green Hill di Montichiari  che vendeva i beagle per la vivisezione. Da questo allevamento più di 250 cani ogni mese finiscono negli stabulari, tra le mani dei vivisettori e sui tavoli operatori. Cani nati per morire e condannati a soffrire.

Dentro i 5 capanni di Green Hill sono rinchiusi fino a 2500 cani adulti, più le varie cucciolate. Un lager per animali fatto di capanni chiusi, asettici, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturale.

Gabbie in fila illuminate solo da luci artificiali sono l’ambiente in cui crescono questi cani, prima di essere caricati su un furgone e spediti nell’inferno dei laboratori.

Il 18 luglio dopo manifestazioni, campagne e proteste l’allevamento è stato posto sotto sequestro.

Oggi sono cominciati gli affidi dei cani prigioneri dentro l’allevamento Green Hill. Il primo cane uscito dalle gabbie del lager è una femmina incinta e l’ha adottata Giuliano Floris, attivista del Coordinamento Fermare Green Hill.

“Si tratta di una ‘fattrice’ gravida – scrivono gli attivisti su facebook –  che Giuliano ha deciso di chiamare Vegan. L’arrivo di Vegan è stato accolto con applausi e anche con qualche istante di commozione per chi quotidianamente ha partecipato a questa lotta che non è solo per chiudere green hill della multinazionale Marshall ma è contro la vivisezione di ogni tipo di animale. Dalle foto si vede il pancione e non si può far a meno di pensare che questi cuccioli prossimi a nascere sarebbero stati barbaramente condannati, ora nasceranno liberi, potranno essere accuditi come è naturale dalla loro mamma in un ambiente idoneo, conosceranno la luce del sole e l’erba, il piacere di rotolarsi in un prato, di giocare fra di loro, di scodinzolare alla mano che servirà loro la pappa e non saranno detenuti in una gabbia asettica fino alla loro condanna a morte, per loro e per la loro dolce mamma Vegan ora comincia la vita, quella che a nessuno dovrebbe mai essere negata per mano di qualcun altro”.

Altri cinque cani sono arrivati a Roma dove li aspetta già una casa, sono stati affidati ai nuovi padroni che hanno aspettato l’arrivo del treno sul binario della stazione Tiburtina. Questi cani che avevano un numero tatuato all’interno dell’orecchio hanno già un nome e qualcuno che li amerà per tutta la loro vita, i cinque cuccioli di Roma sono stati chiamati Denver, Vivi, Harry,  Libera e Life.

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