di Angela De Laurentiis
Un pomeriggio come tanti fuori al cancello di un rifugio di Acerra (Na) quando arriviamo con le auto nella stradina sterrata ecco che ci corre incontro un cane, un setter, spaurito e bisognoso di aiuto. Era stato appena abbandonato e aveva un tumore enorme sulla guancia, era davvero spaventoso vederlo sfigurato da questa massa visibile anche da lontano. Il rifugio è sempre strapieno, ovviamente, non sapevamo che cosa fare, lo abbiamo portato dalla nostra veterinaria.
Merlino è stato operato, gli sono stati asportate le masse cancerogene, ha avuto una lunghissima degenza post operatoria, di un mese circa e ora sta bene ma sorpresa: ha il microchip, quindi un proprietario rintracciabile. La vicepresidentessa della LEDA racconta: “Siamo riusciti a parlare con questo individuo una sola volta, ha dichiarato che il cane gli era scappato. Ma come, per uno delle forze dell’ordine sporgere denuncia non dovrebbe equivalere a una passeggiata? Perché allora nessuna denuncia di smarrimento del cane adorato?
Da quella volta in poi centinaia di negazioni al telefono, numeri occupati, chiusure di comunicazione. Evidente che il signore il cane non lo voleva più. Inutile dirgli che era affetto da una malattia che l’avrebbe portato alla morte se non si fosse posto subito riparo con un intervento chirurgico costoso e impegnativo. Decidemmo di far operare il setter a nostre spese, poi magari il proprietario avrebbe fatto il suo dovere in seguito. Chi dice che gli animalisti non sono filantropi? Giunti a un incontro, ottenuto attraverso salti mortali doppi e tripli e raccomandazioni da padreterni decorati al valor civile e militare (scherziamo, l’esercito non c’entra) abbiamo finalmente ottenuto una risposta dal proprietario del cane, che non ha voluto neppure vederlo, tanto era l’affetto che provava per lui”. Non raccontiamo quanto inutile sia stato il tentativo di denuncia per abbandono, eppure l’articolo 727 del codice penale punisce severamente chi abbandona un animale, sulla carta. Ordinaria amministrazione per i volontari trovare cani in queste condizioni fuori ai cancelli dei rifugi e come al solito cattiva amministrazione degli enti che dovrebbero garantire la tutela e la giustizia, questo è il Sud, questa è l’Italia, facciamo spallucce e andiamo avanti.
di Angela De Laurentiis
La storia completa di Merlino, il setter abbandonato con il tumore la potete trovare qui http://www.associazioneleda.com/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=211&Itemid=21
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