Che facce di bronzo. Il gatto e la volpe Giovanni Spezzaferri e Alfonso Cecere, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Aversa Normanna, hanno la sfacciataggine di chiedere, parole testuali, “l’immediata correzione e rettifica delle offensive, infamanti e denigratorie valutazioni” riportate in un nostro articolo (clicca qui per leggerlo).

La richiesta-minaccia ci è pervenuta tramite una missiva, inviata da entrambi, che si conclude così: “In mancanza trascorsi gg. 3 dalla ricezione della presente si comunica fin d’ora che saranno avviate le dovute azioni legali nelle competenti sedi civili e penali”. Che paura! Ma il presidente della Normanna e il suo vice farebbero bene a essere più cauti, perché nella “sede penale” rischiano di finire proprio loro, al termine della nostra inchiesta sulla gestione della squadra di calcio (e non solo). E veniamo all’articolo “incriminato”.

Partiamo dal titolo “Aversa Normanna: Spezzaferri e Cecere insaziabili, a caccia di soldi”. E allora? Calza a pennello sulla strana coppia. Nel pezzo poniamo l’accento su un aspetto inconfutabile: ad ogni inizio della stagione calcistica i vertici della società si appellano agli imprenditori locali, cioè chiedono un sostegno finanziario, ovvero vanno a caccia di soldi. Vero o falso? Non spetta a noi stabilirlo. Basta leggere le cronache sportive dei giornali locali e dei portali web (incluso il nostro) degli ultimi anni per appurare in batter d’occhio che il nostro articolo riporta la sacrosanta verità.

Abbiamo inoltre evidenziato che l’appello agli imprenditori presuppone una malcelata condicio sine qua non: l’eventuale ingresso di nuovi soci, quindi di finanziatori, non deve scalfire l’assetto societario. In altre parole, a comandare devono essere sempre e comunque Spezzaferri e Cecere. Vero o falso? È sufficiente una breve chiacchierata con l’entourage della strana coppia o con chi conosce l’ambiente granata per verificare l’attendibilità delle considerazioni contenute nell’articolo.

Passiamo allo sponsor Corpora. In questo caso ci vorrebbe uno psichiatra di fama internazionale per comprendere le accuse del duo Spezzaferri-Cecere. Quali sarebbero le valutazioni “offensive, infamanti e denigratorie” di cui farneticano i due? È vero o falso che il titolare di Corpora ha sborsato un bel gruzzoletto di soldi? Verissimo. È vero o falso che la sponsorizzazione è arrivata grazie all’intercessione del sindaco San Giuseppe Sagliocco? Verissimo. È vero o falso che durante la campagna elettorale delle amministrative Spezzaferri e Cecere ebbero la geniale idea (tipica del gatto e la volpe) di organizzare una manifestazione, che poi non si tenne, a sostegno del candidato sindaco Sagliocco nientepopodimeno che all’interno dello stadio comunale (comunale, cioè di tutti)? Verissimo.

Lo stadio comunale, appunto. È vero o falso che la passata amministrazione Ciaramella, criticata un giorno sì e l’altro pure (forse perché il duo delle meraviglie avanzava proposte indecenti all’allora sindaco?), ha concesso all’Aversa Normanna (cioè a Spezzaferri e a Cecere) la gestione dello stadio per ben 9 anni e a titolo gratuito?

E ancora. E’ vero o falso che il presidente e il suo vice hanno intascato centinaia di migliaia di euro perché durante lo scorso campionato sono stati schierati a volontà i cosiddetti “under” per i quali la Lega Pro versa alle società fiumi di soldi? Verissimo.

E allora non riusciamo a comprendere come mai Spezzaferri e Cecere si siano offesi invece di ringraziarci per non aver scritto: attenti a quei due!

Ci vediamo in tribunale. Ahi voi!

Mario De Michele

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